Sì al Ddl Semplificazioni da parte del Consiglio dei Ministri: il decreto introduce nuove disposizioni di semplificazione amministrativa a favore dei cittadini e delle imprese con misure e procedure più agevoli studiate per comportare risparmi per 3,7 miliardi di euro.
Si tratta di una seconda tornata di semplificazioni burocratiche dopo il cosiddetto Decreto Semplifica Italia, varato sempre dal governo Monti. Ampio spazio alle misure per le imprese edili e al capitolo DURC:
- Leggi le misure del Ddl Semplificazioni per l’edilizia
- Leggi le misure del Ddl Semplicazioni sul DURC
Il Ddl Semplificazioni è ora atteso in Parlamento, dove l’iter dovrebbe essere piuttosto breve,secondo l’auspicio del Presidente del Consiglio Mario Monti.
Le semplificazioni intervengono su:
- lavoro
- previdenza
- infrastrutture
- beni culturali
- edilizia
- privacy
- ambiente
- agricoltura
Sicurezza e burocrazia
Di grande interesse per le imprese l’intervento che prevede una riduzione della burocrazia in favore delle misure per la sicurezza, con la semplificazione esclusiva degli «adempimenti formali in materia di sicurezza sul lavoro, senza toccare gli aspetti sostanziali della disciplina, la cui effettività viene anzi rafforzata» e l’applicazione viene resa più facile.
=> Vai alle misure per la Sicurezza sul Lavoro del Pacchetto Semplificazioni
Più semplice anche il controllo da parte degli organi di vigilanza e la partecipazione dei lavoratori e delle loro rappresentanze.
Imprese edili
Anche per le imprese dell’edilizia il Ddl Semplificazioni introduce interessanti novità, in particolare per quanto riguarda il permesso di costruire per il quale viene garantita «certezza dei tempi di conclusione del procedimento».
PMI Edilizia => vai alle semplificazioni per appalti e permessi
Eliminato poi il silenzio rifiuto, relativamente al permesso di costruire in presenza di vincoli ambientali, paesaggistici o culturali (commi 8, 9 e 10 dell’articolo 20 del Dpr 6 giugno 2001, n. 380), che viene sostituito dal silenzio assenso, ovvero dai principi stabiliti dalla legge n. 241 del 1990.
Trascorsi 45 giorni per l’espressione del parere da parte del soprintendente l’Amministrazione competente ha l’obbligo di provvedere sulla domanda di autorizzazione.
In generale vengono semplificati molti procedimenti in materia di tutela ambientale nel pieno rispetto degli standard UE, mantenendo però gli stessi livelli di tutela.