Mentre il Consiglio dei Ministri dichiara di voler accelerare il recepimento della Direttiva n. 2011/7/UE sul ritardo nei pagamenti dalla PA alle imprese e tra le imprese stesse, – anche inserendola nella Legge di Stabilità – i costruttori e le imprese edili aderenti all’ANCE si preparano alla class action contro il Governo, che nonostante abbia emanato 4 decreti ad hoc per sostenere le aziende italiane creditrici, non ha tuttavia ancora previsto una normativa che stabilisca tempi certi di pagamento:
>>consulta le misure per aziende con crediti PA
Class Action pagamenti PA
Il ritardo nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione è un problema serio che attanaglia l’Italia e che, insieme alla politica del rigore, mette le imprese a rischio chiusura: molte «non supereranno l’inverno», è il monito di ANCE.
Questa politica recidiva mette «in difficoltà l’Italia perché le imprese chiudono per mancanza di liquidità». E a quanto pare, può essere contrastata solo ricorrendo ad «estreme conseguenze legali», ha spiegato il presidente ANCE, Paolo Buzzetti (>> vai alle azioni legali contro la PA delle imprese edili).
Pronte alla class action, le imprese chiedono modifiche al patto di stabilità interno, che non permette a Comuni e Provincie di sbloccare le risorse necessarie a pagare e imprese, nonostante siano presenti nelle loro casse (>>leggi in dettaglio).
Con riferimento all’edilizia, Buzzetti ricorda che il settore in 5 anni ha visto la perdita di 325.000 posti di lavoro (numero che sale a 500mila se si considerano anche i settori collegati) e gli investimenti diminuire del -25,8% (vai alla >> leggi di più). La situazione èdunque dura per tutte le imprese, e soprattutto per il settore edile già in grave crisi.
Recepimento Direttiva UE
Ecco perché il Governo prima a prevenire la class action anticipando il recepimento della Direttiva UE recante “Lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali”, come già previsto dall’art. 12 della Legge comunitaria 2011.
Il programma del Governo Monti è di recepire la direttiva europea sul ritardo nei pagamenti della pubblica amministrazione prima del termine naturale, indicato dalla UE nella stessa Direttiva (15 marzo 2013).
Recepimento Direttiva UE>> leggi il programma del Governo
Il legislatore comunitario ha richiesto agli Stati Membri di introdurre nell’ordinamento nazionale obblighi di saldo fatture entro 30 giorni solari per transazioni commerciali che abbiano a oggetto la fornitura di merci e servizi da parte di imprese alle pubbliche amministrazioni.
L’unica eccezione sarebbero eventuali clausole concordate tra le parti per introdurre maggiore flessibilità (massimo 60 giorni). Una eccezione che potrebbe diventare la regola in Italia: pare il Governo pensi a delle liste di aziende di serie A e B a cui applicare i pagamenti entro 30 o 60 gg (ASL, ecc.) .
Occhi puntati sul Disegno di Legge di Stabilità dunque. Peccato che al momento nel testo provvisorio della Legge di Stabilità non si faccia menzione di alcun recepimento della Direttiva!
Per approfondimenti: leggi le proposte ANCE per il recepimento italiano della Direttiva UE