Sempre più concreta la possibilità di tagliare l’imposta regionale sulle attività produttive, almeno per le piccole imprese. L’ultima proposta, presentata al Senato ed è ora in attesa di approvazione, sulla riduzione dell’Irap, prevista dall’emendamento alla Finanziaria, prevede per le Pmi la possibilità di compensare l’imposta regionale dovuta con i debiti Ires/Irpef o Iva.
L’IRAP dovuta potrà diminuire l’Ires o l’Irpef liquidata nel modello Unico, essendo previsto nell’emendamento che l’Irap venga dedotta dalle imposte sui redditi.
Nel caso venisse approvato i piccoli imprenditori con un numero di dipendenti e assimilati inferiore o pari a 50 potranno compensare l’Ires e l’Irpef nel modello Unico insieme a tutta l’Irap dovuta.
Chi supera i 50 dipendenti invece potrà compensare un importo di Irap «corrispondente alla quota percentuale di 50 dipendenti o assimilati rispetto al totale del personale».
In sostanza, la dichiarazione e il pagamento dell’IRAP continueranno ad esistere, però contribuirà a diminuire il debito Ires in caso di società di capitali, o Irpef in caso di ditte individuali o di soci delle società di persone o Srl trasparenti.
Nel caso in cui l’IRAP da scomputare sia superiore all’Ires o all’Irpef dovute non è previsto il rimborso dell’imposta. L’eccedenza potrà però essere utilizzata in F24 per compensare i versamenti dell’Iva.