Dopo il voto di fiducia si è escluso il condono edilizio dal decreto legge n. 74 contenente misure urgenti per i territori colpiti dal sisma, proposto sotto forma di emendamento dai senatori campani, per dare attuazione dal condono edilizio del 2003 mai applicato in Campania.
Qui due leggi regionali dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale avevano bloccato l’applicazione del condono edilizio.
Nuova ipotesi di condono edilizio
L’idea era di sfruttare la definizione del decreto legge n.74 che per la prima volta dopo 10 anni, reintroduce «una previsione di condono edilizio. Infatti, l’articolo 3, comma 6, consente ai soggetti interessati la ricostruzione e regolarizzazione degli immobili abusivi, ad eccezione soltanto di quelli totalmente abusivi già colpiti da ordinanza di demolizione. La norma, inoltre, prescrive che la ricostruzione debba avvenire nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia edilizia, di sicurezza e sismica, senza alcun richiamo ai vincoli paesaggistici», spiegano i senatori del Pdl.
Emendamento che prevedeva di destinare il ricavato del condono edilizio alle popolazioni terremotate. Ma il Governo ha bloccato ogni dialogo su questo fronte, ponendo la fiducia al decreto terremoto.
Condono edilizio a settembre in Aula
Le proteste contro quella che, secondo i senatori promotori dell’emendamento, in Campania sta diventando una vera e propria emergenza sociale sembra aver avuto effetto: a settembre vi sarà una discussione in Aula di confronto tra le forze politiche.
«E ciò, nella consapevolezza di aver dato corso, oggi, con l’entrata in vigore del decreto, ad una nuova ipotesi di condono e nessuno potrà trincerarsi dietro un ambientalismo di facciata per negare ai cittadini campani ciò che avevano diritto di avere fin dal 2003 e che per troppi anni è stato arbitrariamente loro negato».
Il Pdl ha votato la fiducia
I senatori del Pdl hanno poi voluto sottolineare che il loro non è stato un blitz, infatti «abbiamo votato la fiducia. E sia chiaro, il Governo ha apposto la fiducia per ragioni del tutto diverse dalla presenza dell’emendamento e da parte nostra non è stato tentato alcun blitz. Ogni ricostruzione di segno contrario è del tutto destituita di fondamento e si ispira soltanto a ragioni di penosa propaganda».