Partita, in tema di sanatoria catastale e in via sperimentale in 117 Comuni, l’anagrafe immobiliare integrata che unisce le banche dati catastali e ipotecaria. Una novità che agevolerà gli accertamenti immobiliari volti a scovare eventuali irregolarità da sanare.
L’anagrafe immobiliare integrata, istituita con la manovra finanziaria del 2010 insieme alla sanatoria catastale, prende il via su annuncio dall’Agenzia del Territorio.
Una nuova infrastruttura informativa orientata a dare maggiore trasparenza ed una migliore gestione del territorio grazie all’accesso congiunto ai dati ipotecari e catastali degli immobili, finora gestiti in forma separata.
L’anagrafe immobiliare integrata darà il “la” allo sviluppo di nuovi servizi basati su un moderno sistema inventariale a supporto del governo del territorio che si pone tra gli obiettivi primari quello dell’emersione dei manufatti non dichiarati al Catasto rilevati da indagini territoriali e fotografie aeree realizzati dal 2007.
Al di là dei cosiddetti “immobili fantasma” la sanatoria catastale ha come oggetto anche eventuali modifiche non dichiarate, ma non la regolarità dei permessi che rientra tra le competenze dei Comuni.
Inoltre d’ora in poi nel caso di contratti di compravendita e locazione di immobili iscritti al catasto edilizio urbano, i dati catastali dovranno risultare in linea con quelli contenuti nei registri immobiliari.