Fumata nera sulla riforma delle professioni da parte del Consiglio di Stato (parere n. 3169 del 10 luglio 2012): il parere negativo del CdS riguarda in particolare il tirocinio professionale, ma anche la liberalizzazione delle attività professionali.
Per esempio, l’articolo 1 del DPR di riforma del sistema professionale dovrà essere riscritto con riferimento alla definizione di “professione intellettuale” ritenuta troppo ampia.
Tirocini professionali
Dello schema di riforma viene contestato, in particolare, il limite massimo di 3 tirocinanti contemporanei in ciascuno studio professionale, perché non adeguatamente giustificata. Di conseguenza il Ministero della Giustizia dovrà valutare se innalzare il tetto.
Per quanto concerne la durata, il CdS sostiene che i 18 mesi debbano riguardare il limite massimo, rendendo possibili anche tirocini per periodi inferiori.
Non si può invece obbligare al periodo di tirocinio tutte le professioni regolamentate, quindi anche per l’accesso all’Ordine di ingegneri e architetti che ora non prevedono un periodo di praticantato: infatti, il Consiglio di Stato prevede l’abolizione dell’obbligo del tirocinio per quelle professioni che finora non lo prevedevano e che erano invece state coinvolte dallo schema di riforma.
Rimosso anche l’obbligo di Corsi di formazione, a pagamento e con esame finale.
Infine viene eliminato il divieto per i pubblici dipendenti di svolgere l’attività professionale, quello di ripetere il tirocinio nel caso in cui venga sospeso per più di sei mesi e l’obbligo del corso di formazione semestrale per i tirocinanti.
Per i Consigli nazionali professionali va poi ripristinata la capacità negoziale in materia assicurativa e l’autonomia di stipulare convenzioni con le Università, permettendo di svolgere tirocini durante il corso di studi.
Parere favorevole è stato espresso da agrotecnici e agrotecnici laureati alle «profonde censure con cui i giudici hanno bollato il testo», accogliendo sostanzialmente le richieste che gli stessi avevano inviato al Consiglio di Stato il 3 luglio scorso.
Alla discussione delle modifiche contribuisce l’incontro del 12 luglio tra il Ministro della Giustizia Paola Severino e gli Ordini e Collegi professionali del CUP (a cui aderiscono anche gli Agrotecnici).