Dopo la fiducia ottenuta a Montecitorio, per il decreto legge Milleproroghe arriva anche l’approvazione alla Camera, con 78 voti contrari (tra cui Lega e IdV), 449 voti favorevoli (tra cui Pdl, Pd e Terzo polo) e 11 astenuti.
Tra le conferme più attese quelle per i correttivi alla riforma delle pensioni pensati per esodati e lavoratori precoci, che hanno trovato spazio proprio nel Milleproroghe.
Pensioni
Secondo quanto stabilito , per i lavoratori precoci – ovvero quelli che sono entrati nel mondo del lavoro molto giovani e quindi riusciranno a raggiungere i 42 anni di anzianità (41 e un mese per le donne) prima di avere 62 anni d’età – non ci saranno penalizzazioni, ma solo se matureranno i requisiti entro il 31 dicembre 2017.
“Esonerati” dalla riforma delle pensioni targata Fornero anche gli esodati che hanno risolto il rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2011.
Allo scopo, qualora si rendesse necessario, potranno essere recuperate risorse aumentando i contributi che le imprese versano per gli ammortizzatori sociali, oltre che dall’aumento delle accise sui tabacchi lavorati.
Da qui arriveranno non meno di 15 milioni di euro per l’anno 2013 e 140 milioni annui dal 2014.
SISTRI
Confermata poi la proroga al SISTRI, la cui nuova data di entrata in vigore è stata fissata per il 30 giugno 2012 per tutte le tipologie di imprese, tranne quelle agricole. Per queste ultime SISTRI non diventerà operativo prima del 2 luglio.
Un ulteriore emendamento – lo ricordiamo – aveva già fatto slittare, sempre al 30 giugno, anche l’entrata in vigore del SISTRI per le piccole imprese artigiane sotto i 10 dipendenti (mentre era prevista al 1 giugno dal Decreto Sviluppo).
Ricordiamo infine che, per quanto riguarda il travagliato regolamento del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi, anche il Decreto Semplificazioni ha appostato novità e modifiche, snellendo le procedure per i produttori e le imprese agricole.
Partite IVA
Rinviata dal decreto Milleproroghe anche la scadenza fiscale che interessa tutti i titolari di partite IVA inattive, slittata al 2 aprile 2012.
Il “Decreto IVA” contenuto nella manovra finanziaria di luglio 2011 ha imposto, lo ricordiamo, la chiusura delle partite IVA inattive per tre annualità, pena sanzioni salate, utilizzando il modello F24.
Iter del Decreto Milleproroghe
Ora l’iter prevede che il Milleproroghe passi in seconda lettura al Senato, dove è possibile che vengano apportate modifiche.