La manovra finanziaria della scorsa estate – Dl 98 del 6 luglio 2011 – ha previsto la liberalizzazione degli esercizi commerciali che ha effetto dal 2 gennaio 2012: i commercianti di tutta Italia potranno decidere autonomamente i propri giorni e orari di apertura e chiusura.
La liberalizzazione degli esercizi commerciali prevista dalla manovra finanziaria non elimina solo i vincoli di orario per negozi, bar, ristoranti, locali, grandi magazzini e supermercati dunque, ma anche quelli che imponevano di rispettare la chiusura per mezza giornata durante la settimana, quella domenicale e quelle durante le festività.
In vista dell’entrata in vigore delle nuove regole, non tutti gli enti locali si sono organizzati. La legge concede infatti 90 giorni per adeguarsi. con direttive ad hoc che recepiscano la nuova disciplina.
Per la Capitale, l’assessorato alle attività produttive ha già inoltrato alla polizia municipale, ai presidenti e ai direttori dei municipi di Roma una circolare perché effettuino «controlli sul territorio, evidenziando le criticità che eventualmente dovessero emergere in alcune zone».
Lo scopo, ha dichiarato l’assessore alle attività produttive Davide Bordoni è di «garantire il rispetto del riposo e della quiete delle persone, nonché tutelare ogni altro diritto costituzionalmente riconosciuto». L’assessore ha poi comunicato che «con lo stesso obiettivo, dopo l’8 di gennaio convocherò una riunione con le associazioni di categoria e le rappresentanze sindacali per discutere insieme le nuove regole e trovare elementi di sintesi».
Nonostante sia favorevole alla liberalizzazione degli orari per gli esercizi commerciali, la Codacons si è dichiarata preoccupata per l’aumento del traffico nella Capitale: «in una città come Roma, dove la viabilità è un problema costante, è necessario incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico e sanzionare gli automobilisti che commettono infrazioni».
Anche Napoli è già pronta. Luigi de Magistris, sindaco di Napoli:, ha dichiarato: «Noi ci eravamo già mossi in maniera autonoma per promuovere le liberalizzazioni degli orari dei negozi. Questa legge nazionale è una strada che condividiamo in pieno. L’assessore al Commercio dovrà fare le sue valutazione, ma nel frattempo se i negozi di Napoli vogliono cominciare ad adeguarsi».
Meno entusiasta Milano, che non ha ancora provveduto ad adeguarsi, ed anche nel resto d’Italia ci si sta prendendo il tempo necessario.