Dall’incontro odierno “Imprese, Lavoro, Banche” – il cosiddetto Liquidity Day o Credit Day – tenutosi presso il Ministero dell’Economia, emergono importanti novità per Pmi e imprese.
Per prima cosa, dal 9 aprile entrerà in vigore il decreto legge che, oltre a estendere al settore Artigianato il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese lo innalza a 1,6 mld di euro, grazie a 400 mln di nuove risorse confluite nel fondo.
La notizia è stata data dallo stesso Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola a margine dell’evento, con l’impegno che le risorse vengano erogate – con l’accordo della Cassa Depositi e Prestiti – in modo che nessuna richiesta rimanga inevasa.
La seconda novità è la firma del protocollo d’intesa fra ABI e MEF per l’avvio dei Tremonti Bond. Tra Cassa Depositi e Prestiti e Sace, il canale di credito che si aprirà ammonterà a 20-30 mld di euro.
Per il presidente ABI, Corrado Faissola, l’acquisto dei Bond si tradurrà in una «leva importante per finanziare le piccole e medie imprese».
Ridimensionando polemiche e preoccupazioni sul ruolo dei prefetti nel monitoraggio dei prestiti erogati alle Pmi, il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha ribadito che il controllo sul credito verrà affidato agli Osservatori locali, istituiti per l’appunto presso le prefetture.
In realtà, lo scopo non è porre veti o imporre prestiti alle banche, ma solo di vigilare in veste di presidi territoriali, per garantire condizioni e tassi di interesse – praticati per i prestiti alle piccole aziende da parte delle banche – in linea con le direttive e i requisiti per godere dei Tremonti Bond.
Per la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ora le banche non avranno più alibi per non agevolare l’accesso al credito alle Pmi!
A questo punto, assieme al pacchetto di misure già pronte, per le Pmi si dovrebbe aprire uno spiraglio nella crisi in atto. Tanto più che il Ministro Tremonti si è impegnato a presiedere nuovi tavoli fra Governo, banche, imprese e Sindacati finchè la crisi lo renderà necessario.