Diventa operativo da oggi 16 febbraio, non senza dubbi e incertezze da parte delle aziende, il Libro Unico del Lavoro istituito dal dl 112/2008 (art. 39), convertito dalla legge n. 133/2008, n. 133 e attuato con D.M. 9 luglio 2008.
Dopo una fase di transizione che ha visto consulenti e imprese cercare di districarsi tra mille incertezze operative, diventa quindi obbligatorio adeguarsi al nuovo regime che impone la sostituzione dei libri paga e matricola e di tutti i registri contabili dell’impresa con un documento unico, da redigere e custodire presso la sede legale o intermediario abilitato (studio, consulente, ecc.)
Non è obbligatorio infatti conservare il Libro Unico presso la sede operativa dell’azienda ma è sufficiente che sia custodito negli uffici della sede legale del datore di lavoro, consulenti del lavoro abilitati o centri di assistenza di associazioni di categoria delle imprese artigiane e delle altre piccole imprese.
Obiettivi? Semplificazione amministrativa, trasparenza e ottimizzazione delle procedure nei rapporti tra impresa e dipendenti.
Per fugare dubbi interpretativi, nei giorni scorsi il Ministero del Lavoro ha creato una apposita sezione online in veste di Help Desk, proprio rispondere a quesiti tecnici e pratiche e fornire Vademecum, le istruzioni INAIL, la normativa di riferimento e le istanze di Interpello.