Tra i fattori critici dell’escalation dei costi aziendali, non secondaria è la compliance ovvero l’adeguamento a leggi, normative e regolamenti ai quali nessuna impresa può sottrarsi.
È quanto emerge da uno studio, sponsorizzato da CA e appena pubblicato, che ha coinvolto
575 responsabili IT di aziende situate in Nordamerica, Europa, Asia Sud-Orientale, America Centrale e Meridionale.
Il problema non è secondario perché per restare nel mercato globale le imprese devono aggiornarsi continuamente e adeguarsi alle normative, diverse da Paese a Paese, e seguirne l’evoluzione nel tempo.
Una lettura “geografica” delle criticità del fenomeno si nota subito un incremento delle spese dovuto alla compliance nel 49% delle imprese d’America, nel 39% di quelle del Sud-Est asiatico e nel 34% delle aziende europee .
Un altro fattore critico sono le procedure adottate e quindi i tempi impiegati per ottemperare agli obblighi: oltre il 75% degli intervistati ha dichiarato che la gestione (funzionamento, collaudo, monitoraggio e reporting) dei controlli IT vengono effettuati con un mix informatico e manuale.
Tra i 13 standard e pacchetti di normative più diffusi al mondo, quello che ha avuto le ripercussioni più pesanti rispetto ai costi, all’attività informatica e al business aziendale in genere è la Sarbanes-Oxley del 2002 (SOX) .