Al varo del Governo, tra le iniziative volte a sostenere le piccole imprese, vi sarebbe anche l’ipotesi di introdurre un nuovo regime Iva che estenda l’assolvimento dell’Iva sulle fatture emesse col principio di cassa piuttosto che con quello di competenza.
L’iniziativa del Ministero dell’Economia, denominata “Iva per cassa“, si rivolgerà solo a determinati contribuenti, in ottemperanza della direttiva Iva 2006/112/Ce.
Stiamo parlando quindi di quelli con un limitato volume di affari come microimprese e professionisti. Al massimo 100mila euro.
Tra le ipotesi allo studio la possibilità di abbassare la soglia a 70 e 50mila euro e di estendere l’opzione a tutte le Pmi indipendentemente dalla tipologia della clientela.
Queste avrebbero la possibilità di effettuare il versamento dell’imposta sulle fatture emesse solo in seguito all’effettivo incasso delle stesse, diversamente da quanto previsto dall’articolo 6 del decreto IVA che prevede una differenziazione tra cessione di beni e prestazione di servizi.
Questo procedimento porterebbe al rinvio della detrazione sino alla riscossione effettiva del pagamento. Verrebbe in questo modo esclusa qualsiasi possibilità di liquidare l’imposta a credito anche senza aver provveduto a saldare la fattura, come avvenuto finora.
Favorite sarebbero così le piccole e medie imprese, che spesso vivono il problema degli squilibri finanziari.