Entrano nel vivo le misure anti-crisi a livello nazionale, tanto da poter già entrare come adeguamento della Finanziaria. Obiettivo, «sostenere la crescita e garantire liquidità alle imprese per evitare una fase recessiva».
Sono queste le parole del Ministro del Welfare Maurizio Sacconi a margine del vertice interministeriale tenutosi presso il Ministero del Tesoro, a pochi giorni dall’annuncio del Fondo da 600 milioni per le Pmi i difficoltà, che dovrebbe essere “sbloccato” entro una settimana – secondo le dichiarazioni del Ministro Scajola – superando l’impasse della Corte costituzionale.
Tra le misure a portata di mano spicca quella già citata dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, ovvero la detassazione degli utili d’impresa reinvestiti per l’acquisto di beni o per l’adeguamento di processi legati a tecnologie e innovazione.
In ogni caso, la linea che sembra essersi delineata per la lotta alla crisi è quella di un duplice tavolo di interventi. Uno relativo alle misure a favore delle grandi imprese innovative, mentre l’altro focalizzato sugli interventi per favorire accesso e continuità di credito alle piccole e medie imprese.
Tra le numerose note positive, inoltre, la conferma di ampliamento di Industria 2015, ovvero il programma di incentivi a favore dei progetti di innovazione industriale, nato con il precedente Ministro dello Sviluppo Pierluigi Bersani e che farà riferimento ad un capitale stimato di 1,5 miliardi.