Software pirata nelle aziende torinesi: le denunce

di Noemi Ricci

Pubblicato 15 Luglio 2008
Aggiornato 10 Febbraio 2012 16:37

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Una serie di controlli tra le imprese del Torinese condotti dalla GDF in collaborazione con BSA hanno portato alla denuncia di 25 imprenditori per oltre 780.000 euro di sanzioni e 67 hard disk sequestrati

Business Software Alliance (BSA) – organizzazione internazionale che si occupa di promuovere il rispetto della proprietà intellettuale negli ambienti ICT – ha annunciato in questi giorni i risultati di una campagna di verifiche sull’impiego di software illegale da parte di piccole imprese e studi professionali, condotta dal Nucleo Operativo della Guardia di Finanza di Torino.

Tra le realtà imprenditoriali del capoluogo piemontese e della provincia ben 16 sono risultate, nel corso delle indagini, in possesso di software pirata, ossia duplicato e utilizzato al di fuori dei regolari contratti di licenza.

Sono 25 i responsabili denunciati all’Autorità Giudiziaria, dei quali 24 per aver violato l’art. 171 bis della legge sul Diritto d’Autore (633/41 e successive modifiche), per aver detenuto e utilizzato software contraffatto in ambito imprenditoriale (che ricordiamo essere reato).

Uno degli imprenditori dovrà rispondere anche di inquinamento probatorio, essendo stato scoperto nel tentativo cancellare i vari programmi illeciti dal proprio computer aziendale. Sono 67 invece gli hard disk contenenti software illecito sequestrati.

Gli imprenditori colti in flagranza di reato rischiano ora la condanna da 6 mesi a 3 anni di reclusione. Intanto sono già state loro imposte sanzioni amministrative per oltre 780.000 euro.

Secondo il parere delle Fiamme Gialle sarebbero oltre l’84% le realtà imprenditoriali irregolari al momento della verifica. Una percentuale che supera di gran lunga la media nazionale, che si stima si aggiri intorno al 49%.