Una ricerca condotta da Lexis Nexis (Martindale & Hubble) mette in evidenza il modo in cui le piccole e medie imprese scelgono i propri fornitori di servizi legali.
L’indagine è focalizzata sulle quattro maggiori giurisdizioni europee: Francia, Germania, Regno Unito e Italia. Il corpo principale comprende un numero di interviste faccia a faccia o attraverso il telefono con coloro che hanno il potere esecutivo, legale e decisionale all’interno delle aziende.
I risultati ottenuti con l’analisi hanno messo in luce diversi aspetti:
- il 70% delle imprese europee dichiara di non avere una funzione legale interna anche se solo il 37% afferma di utilizzare parte delle risorse per i servizi legali esterni;
- nelle piccole imprese il numero di pratiche assegnate agli studi legali non supera il 54%, mentre aumenta nelle medie imprese (77%);
- in Italia il numero delle aziende che hanno un Dipartimento legale interno è pari al 16% (30% il dato europeo), mentre l’80% (70% in Europa) lo ha all’esterno;
- il 43% degli intervistati italiani ha dichiarato di preferire rapporti con un solo studio legale piuttosto che diversificare;
- in Europa le piccole imprese, così come le medie, sostengono che è ad alto rischio utilizzare un Dipartimento legale solamente esterno, mentre il rischio più basso si ha se si utilizza un legale interno all’azienda.
La ricerca, inoltre, pone in evidenza il fatto che le aziende normalmente preferiscono studi locali o nazionali e una volta che questi sono stati scelti raramente si cambia idea. In particolare, secondo quanto riportato anche dal Sole 24 Ore, gli italiani preferiscono «le relazioni di lunga durata che favoriscono la conoscenza delle problematiche e consentono un risparmio di tempo nella soluzione dei problemi».