Una delle novità in tenga previdenziale della Legge di Bilancio 2018 è la soppressione di Foninps, il fondo pensione complementare istituito presso l’INPS e destinato al finanziamento della previdenza integrativa dei lavoratori dipendenti del settore privato cosiddetti silenti.
Si tratta di lavoratori che entro sei mesi dalla data di prima assunzione non hanno espresso alcuna volontà in merito alla destinazione del TFR e risultano occupati presso aziende e settori sprovvisti di un fondo pensione di riferimento individuato da accordi o contratti collettivi, anche territoriali, o da accordo aziendale.
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Decreto interministeriale in attesa
Soppressione tuttavia non ancora operativa, perché lo diventi è necessario che venga emanato un apposito decreto interministeriale Lavoro-Economia. Tale decreto, adottato sentite le organizzazioni dei datori e dei lavoratori più rappresentative sul piano nazionale dei diversi comparti produttivi e la COVIP, che stabilisca anche la decorrenza della soppressione e individui il fondo pensione cui far affluire le quote di TFR maturando in precedenza destinate a Fondinps tra i fondi pensione negoziali di maggiori dimensioni sul piano patrimoniale e idoneo assetto organizzativo). Ifuturi dipendenti “silenti” dovranno poi fare riferimento a tale Fondo.
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Fondinps in numeri
La novità che riguarda il fondo statale, nel quale il lavoratore può anche versare un contributo aggiuntivo per arricchire la propria posizione previdenziale complementare, vede ad oggi coinvolti 37.313 lavoratori dipendenti iscritti, riferibili a 3.341 aziende per un patrimonio totale gestito da Fomdonps di 75 milioni di euro, investito tramite Uni-pol Assicurazioni Spa in maggioranza in titoli di Stato (50 milioni di euro circa, quelli dello stato italiano).