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P2P Lending, sgravi per i finanziatori

di Barbara Weisz

10 Gennaio 2018 12:06

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Aliquota fissa al 26%, ritenuta alla fonte dall'operatore finanziario, interessi equiparati ai redditi di capitale: novità in Legge di Bilancio per il P2P Lending.

Più conveniente la tassazione sui prestiti di tipo P2P Lending effettuati tramite piattaforme peer to peer, con l’applicazione di un’aliquota fissa pari al 26%. Le somme incassate a titolo di interessi da parte di chi finanzia privati e imprese attraverso questo strumento, vengono infatti equiparate ai redditi da capitale.

La tassazione ordinaria prima applicata era proporzionale al reddito: l’aliquota minima (23%) era più conveniente ma le altre molto più alte (si arrivava fino al 43% dell’ultimo scaglione).

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Novità 2018

Le novità sono previste dai commi 43 e 44 della manovra di Bilancio (legge 205/2017). Innanzitutto, viene modificato l’articolo 44, comma 1, del TUIR (Dpr 917/1986: Testo Unico Imposte sui Redditi), introducendo la lettera d-bis che ricomprende fra i redditi di capitale:

i proventi derivanti da prestiti erogati per il tramite di piattaforme di prestiti per soggetti finanziatori non professionali (piattaforme di Peer to Peer Lending) gestite da società iscritte all’albo degli intermediari finanziari di cui all’articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 385/1993, o da istituti di pagamento rientranti nell’ambito di applicazione dell’articolo 114 del medesimo testo unico di cui al decreto legislativo 385 del 1993, autorizzati dalla Banca d’Italia.

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Il successivo comma della Legge di Bilancio 2018 prevede l’aliquota fiscale del 26%, applicata come ritenuta alla fonte dai gestori delle piattaforme.

P2P Lending

Il P2P Lending (BorsadelCredito.it, Prestiamoci.it…) prevede la possibilità di ottenere finanziamenti (prestiti) da parte di privati e imprese, attraverso portali online, che sono gestiti da intermediari finanziari iscritti al Uesto Unico Bancario (in base all’articolo 106) o da istituti di pagamento autorizzati dalla Banca d’Italia (articolo 114 del TUB).