Tratto dallo speciale:

Legge di Bilancio in Senato: APE fino al 2019

di Barbara Weisz

31 Ottobre 2017 12:35

logo PMI+ logo PMI+
Legge di Bilancio 2018 al Senato, inizia l'iter parlamentare: le misure nel testo della manovra e il calendario dei lavori per l'entrata in vigore a gennaio.

Ufficialmente iniziato il cammino parlamentare della manovra 2018: il Senato apre il 31 ottobre la sessione di Bilancio. Ricordiamo che Legge di Bilancio, come di consueto, dovrà essere approvata entro fine anno per l’entrata in vigore il primo gennaio prossimo.

=> Speciale Legge di Stabilità

Imprese e lavoro

Si confermano molte anticipazioni della vigilia: nel pacchetto lavoro gli incentivi per le assunzioni di giovani diventano permanenti e si potenzia il Bonus Irpef da 80 euro in busta paga; per le imprese scende al al 130% il super ammortamento mentre il credito d’imposta sulla formazione risulta limitato al 40% (doveva essere al 50%) fino a un tetto di 300mila euro, non sulla parte incrementale rispetto all’anno precedente ma sull’intero investimento dell’azienda (nel rispetto dei requisiti sul focus 4.0).

=> Bonus formazione 4.0 nella manovra 2018

Pensioni

Sul fronte previdenziale, invece, c’è l’allungamento di un anno dell’APe, che resta in via sperimentale ma fino al 31 dicembre 2019, mentre si confermano le annunciate misure di flessibilità sull’APe sociale e la stabilizzazione della RITA (rendita integrativa temporanea anticipata).

Agevolazioni fiscali

Confermato anche il Bonus verde al 36%, che va ad arricchire il pacchetto detrazioni fiscali (confermate nelle attuali misure sia il bonus ristrutturazioni sia quello per la riqualificazione energetica). Tra le nuove agevolazioni pensate per le famiglie, si segnalano gli sgravi fiscali sugli abbonamenti ai mezzi pubblici.

Altre misure

Niente IRES per le società di intermediazione mobiliare (SIM), PIR (piani individuali di risparmio) estesi alle società immobiliari, credito di imposta per i consulenti alla quotazione delle PMI.

Calendario

I rilievi sul testo devono essere trasmessi entro l’8 novembre alla commissione Bilancio, che chiuderà votazioni sugli emendamenti e lavori entro il 21 novembre. A quel punto, l’Aula si riunirà in sedute uniche fino a sabato 25, se necessario. Quindi, la manovra passerà alla Camera. Il passaggio alla Camera, prevedibilmente, sarà meno lungo (si ipotizza una conclusione entro il 20 dicembre) per consentire al testo di tornare a Palazzo Madama per il via libero definitivo.  La manovra è poi accompagna da un Decreto fiscale già in vigore (che contiene misure strategiche come la rottamazione bis), che andrà convertito in legge entro il 15 dicembre.

in Senato