Si attende ancora il testo definitivo della Legge di Bilancio 2018 approvata lunedì scorso dal Cdm, e come di consueto continuano a emergere particolari sulle bozze a cui stanno lavorando i tecnici ministeriali. Fra le ultime novità, la dichiarazione IVA precompilata. Si arricchisce dunque il pacchetto fiscale della manovra, che in gran parte è in realtà confluito nel decreto collegato, 148/2017, dove ci sono ad esempio le regole per la rottamazione bis delle cartelle esattoriali.
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La dichiarazione IVA precompilata sarà predisposta dall’Agenzia delle Entrate, unitamente a prospetti periodici di liquidazione IVA e bozze dei modelli F24 di versamento (anche con le compensazioni). Il Fisco utilizzerà i dati che vengono raccolti grazie alla fatturazione elettronica. Attenzione: la novità secondo quanto si apprende dovrebbe riguardare tutte le partita IVA, anche le imprese in contabilità semplificata. Ricordiamo che la Legge di Bilancio 2018 conterrà l’obbligo di fatturazione elettronica fra privati (fino ad ora, si tratta di un adempimento facoltativo), che sarà a regime a partire dal 2019.
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Altra novità sulla Legge di Bilancio 2018, una norma che rende strutturale la cedolare secca con aliquota agevolata al 10% per gli affitti a canone concordato. Si tratta di una forma di tassazione agevolata introdotta con il Piano Casa 2014 e prevista prevista solo fino al 31 dicembre 2017. La manovra non si limita a prorogarla, ma come detto la rende strutturale. Resta al 21% la cedolare secca sui contratti di affitto liberi.
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Ricordiamo che il pacchetto fiscale prevede anche la proroga delle detrazioni edilizie nelle attuali misure, quindi 50% per le ristrutturazioni e 65% per il bonus energia (con l’abbassamento al 50% solo per alcune categorie di lavori, come la sostituzione degli infissi), introduce un bonus al 36% per la riqualificazione delle aree verdi private (giardini, balconi, terrazzi). Il grosso del pacchetto fiscale come detto è però contenuto nel decreto collegato, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 ottobre, all’interno del quale c’è la sterilizzazione degli aumenti IVA, la rottamazione bis cartelle esattoriali, l’estensione dello split payment alle partecipate pubbliche, il bonus pubblicità sulla stampa anticipato al secondo semestre 2017.
La manovra 2018 come è noto, è stata approvata con la formula del salvo intese dal Consiglio dei Ministeri di lunedì 16 ottobre, e il testo dovrebbe arrivare in Parlamento entro il 20 ottobre per iniziare l’iter di approvazione, che come di consueto si concluderà entro la fine del 2017 per l’entrata in vigore dal prossimo primo gennaio.