Le ricerche del Centro studi di Confindustria parlano chiaro: il taglio al cuneo fiscale previsto dalla Finanziaria si tradurrà in un risparmio del 26,7% per le imprse.
L’assottigliarsi della differenza fra il costo del lavoro sostenuto dall’impresa e la retribuzione effettivamente intascata dal lavoratore permetterà una riduzione dell’Irap (imposta regionale sulle attività produttive) nel 2008 pari al 22,6% in aggregato. Le più avvantaggiate saranno le PMI: le piccole aziende (da 0 a 49 dipendenti) vedranno ridursi il cuneo fiscale del 4,5% con un conseguente risparmio del 26,9%. Per le medie aziende (50 – 249 dipendenti) la riduzione sarà del 4,2% e il risparmio del 26,3%. Confindustria però ricorda che nelle regioni dove è prevista l’entrata in vigore della maggiorazione di un punto (Abruzzo, Campania, Lazio, Molise e Sicilia) a causa del deficit sanitario, il risparmio sarà inferiore.
Il quadro sembra favorevole alle aziende anche perché, sempre secondo il Centro studi, il clima di fiducia delle imprese manifatturiere è in aumento. «Ora però tocca alle imprese» commenta il Sottosegretario all’Economia Alfiero Grandi. «I tempi di efficacia di questo sostegno sono limitati e devono essere usati nel modo migliore dalle aziende. Ricordo l’impegno preso dal Presidente Montezemolo a nome delle imprese, quando ha affermato che ogni euro di sostegno sarebbe stato destinato a investimenti e innovazione per meglio competere».