L’ISEE precompilato debutta il primo settembre 2018 ma, per i contribuenti che volessero utilizzarlo, sarà disponibile con almeno sei mesi di anticipo, in fase sperimentale. Cambia anche il periodo di validità dell’indicatore della situazione economica equivalente, che partirà dal momento di presentazione della DSU, la dichiarazione sostitutiva unica (il modulo attraverso il quale si richiede l’ISEE), fino al successivo 31 agosto. I dettagli sono contenuti nell’articolo 10 del Dlgs di contrasto alla Povertà – approvato dal Consiglio dei Ministri il 9 giugno ed ora in fase di consultazione parlamentare per approvazione definitiva – che fissa calendario e prime regole applicative.
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DSU precompilata
La DSU sarà compilata direttamente dall’INPS in cooperazione con l’Agenzia delle Entrate, sulla base dei dati contenuti nei rispettivi archivi oltre che in Anagrafe Tributaria, Catasto, indicando anche saldi e giacenze medie del patrimonio mobiliare dei componenti del nucleo familiare.
Modifiche e integrazioni
Altre voci andranno autodichiarate (non precompilate). Esattamente come avviene per la dichiarazione dei redditi precompilata, il contribuente può accettare senza modifiche oppure effettuare integrazioni, che però non potranno riguardare i trattamento erogati dall’INPS e le informazioni già dichiarate ai fini fiscali. Se però la dichiarazione dei redditi non è ancora stata presentata, il contribuente può inserire in DSU (effettuando modifiche) le relative componenti rilevanti a fini ISEE, fatta salva la verifica di coerenza rispetto alla dichiarazione dei redditi successivamente presentata e le eventuali sanzioni in caso di dichiarazione mendace.
Rilascio DSU
La DSU sarà disponibile direttamente attraverso i servizi online INPS anche partendo dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Ufficialmente parte a settembre 2018 (da quel momento è obbligatorio) ma sarò reperibile in rete anche nei sei mesi precedenti, seppur in fase sperimentale. Un decreto ministeriale attuativo stabilirà la decorrenza precisa del periodo sperimentale di almeno sei mesi precedente al settembre 2018.
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Validità ISEE
Come detto, cambiano i termini di validità: attualmente è l’ISEE scade il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di presentazione, mentre la nuove legge – a partire dal 2018 – sposta la scadenza al 31 agosto dell’anno successivo a quello di presentazione. Esempio: presentazione DSU a ottobre 2018 con validità fino al 31 agosto 2019.
ISEE Corrente
Sarà ancora possibile presentare l’ISEE corrente per correggere una DSU in corso di validità nel caso in cui si verifichino cambiamenti sensibili nella condizione economica (cambiamento lavorativo, oppure variazione dell’indice superiore al 25%). Anche la DSU per l’ISEE corrente sarà precompilato.
Ricordiamo che l’ISEE serve per accedere a servizi di welfare o per il posizionamento in graduatoria per l’accesso a servizi pubblici (ad esempio, l’asilo o l’università). E’ un indicatore della situazione economica equivalente e misura redditi e patrimonio del dichiarante e sua famiglia anagrafica, rapportandolo alla composizione del nucleo familiare.
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