Lavoro accessorio, web tax, split payment e rimborsi IVA, indici di affidabilità fiscale al posto degli studi di settore: sono temi su cui si concentrano gli emendamenti alla manovra bis, il cui iter di conversione in legge entra nel vivo. Il testo del decreto legge 50/2017 è in commissione Bilancio alla Camera. Concluse le audizioni, le forze politiche stanno presentando gli emendamenti, il voto incomincerà giovedì 18 maggio, l’obiettivo è quello di approvare il testo da mandare in Aula fra venerdì 26 e sabato 27 maggio.
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Diverse le proposte per regolamentare il lavoro accessorio: nuovi voucher, l’introduzione di una card per il lavoro saltuario, un libretto di famiglia per pagare il lavoro occasionale, la creazione di una piattaforma informatica INPS. Le proposte sono diverse, arrivano da tutti i gruppi politici, in molti casi prevedono la separazione fra datori di lavoro familiari e imprese. Ricordiamo che dopo l’abolizione, da parte del Governo, delle norme sul lavoro accessorio, la Corte Costituzionale ha stabilito lo stop al referendum (che chiedeva l’abolizione dei voucher), per cui ora ci sono le condizioni per una nuova legge (che il Governo, in sede di DEF, documento di economia e finanza, si è impegnato ad approvare entro il prossimo mese di luglio. nel frattempo, dallo scorso 17 marzo non è più possibile acquistare i voucher (si possono solo utilizzare quelli che erano stati precedentemente comprati).
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Per quanto riguarda la web tax, la proposta è quella di consentire accordi fiscali con i big di Internet che hanno stabile organizzazione in Italia: il dibattito sulla tassazione delle multinazionale dell’e-commerce è aperto da tempo, la manovra bis è di fatto l’ennesima occasione per proporre una soluzione, ma la materia è complessa, anche per il necessario coordinamento con le normative europee. Proposte anche in relazione allo split payment IVA, che la manovra bis introduce anche verso enti pubblici fino ad ora non compresi nel meccanismo (partecipate, imprese quotate), estende ai professionisti, proroga il meccanismo di scissione dei pagamenti fino al 2020. Fra le proposte, quella di far slittare l’estensione al 2018.
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Sempre in materia di liberi professionisti, ci sono emendamenti per regolamentare la creazione degli indici di affidabilità fiscale che andranno a sostituire gli studi di settore, in base a quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2017.
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Fra le altre proposte da sottolineare, quella di riaprire i termini della rottamazione cartelle esattoriali, che si è conclusa lo scorso 21 aprile, affiancandola alla nuova possibilità di sanare le liti fiscali pendenti inserita nel dl 50/2017.
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Mentre proseguono i lavori parlamentari sulla manovra bis, si attende (in queste ore) il parere definitivo dell’Europa sui conti pubblici italiani. La manovra da 3,4 è stata messa a punto proprio per evitare la procedura europea di infrazione per lo scostamento dai parametri di Bilancio. Fra le norme più significative inserite, ricordiamo le novità in materia di anticipo pensionistico APe (paletti meno rigidi per i lavori gravosi), compensazioni fiscali più flessibili,la cosiddetta tassa AirBnB sulle locazioni brevi, aumenti delle sigarette, nuove misure per le popolazioni terremotate.