Via libera della Commissione Finanze del Senato ad alcuni emendamenti al decreto Salva Banche, che prevedono tra l’altro la proroga al 31 maggio dei termini per i risparmiatori delle 4 banche poste in risoluzione (Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti) di accedere al rimborso forfettario delle obbligazioni azzerate con questa operazione.
In più a poter richiedere il rimborso forfettario saranno anche il convivente more uxorio e i parenti entro il secondo grado, oltre al coniuge e ai parenti di primo grado. A rendere ancora più ampia la platea di coloro che possono richiedere il rimborso forfettario è l’emendamento al decreto Salva Banche che prevede che il valore di acquisto dei bond subordinati delle quattro banche salvate non entri nel calcolo del limite patrimoniale di 100.000 euro per accedere ai rimborsi.
=>Rimborsi bancari, istruzioni di domanda
Tra le modifiche al decreto Salva Banche approvate dalla Commissione anche la gratuità del servizio di assistenza agli investitori nella compilazione e nella presentazione dell’istanza di erogazione dell’indennizzo forfettario.
L’ok della Commissione è arrivato anche in merito alla relazione da inviare al Parlamento da parte del ministro dell’Economia relativa alle istanze presentate e agli interventi effettuati, nonché all’ammontare delle risorse erogate e le finalità di spesa e ai profili di rischio di chi ha crediti in sofferenza pari o superiori all’1% del patrimonio della banca.
La Commissione ha invece bocciato l’ipotesi di rendere pubblici gli elenchi dei debitori insolventi, come chiesto da alcuni emendamenti al decreto Salva Banche.