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IMU TASI: fumata nera per l’IMI

di Barbara Weisz

Pubblicato 17 Novembre 2016
Aggiornato 27 Marzo 2018 11:10

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Stabilità 2017: ritirato l'emendamento per l'imposta unificata IMI (IMU + TASI) per il rischio di aumento tasse sulla casa nei Comuni senza detrazioni prima casa.

Niente accorpamento IMU – TASI: l’emendamento alla Legge di Stabilità 2017 è stato stralciato dagli stessi firmatari per il rischio che alla fine si generasse un aumento della tassazione sulla casa, come spiegato da Maino Marchi, capogruppo Pd in commissione Bilancio della Camera:

«dalle verifiche fatte sull’emendamento relativo all’unificazione in un’unica imposta di IMU e TASI abbiamo appurato che in alcuni casi ci potrebbe essere, anche se lieve, un aumento della tassazione per i cittadini. Per questo abbiamo ritirato la  proposta di modifica».

=> Saldo IMU TASI 2016: aliquote e scadenze

Al momento la somma di IMU e TASI non può superare l‘1,06%, che può salire fino all’1,14% nei casi in cui ci siano detrazioni TASI sulla prima casa. L’emendamento, invece, prevedeva una nuova imposta unificata, l’IMI, con aliquota ordinaria all’8,6 per mille con la possibilità per i Comuni di aumentarla fino all’11,4 per mille.

La differenza, rispetto all’attuale sistema, è che il rialzo sarebbe stato possibile in tutti i Comuni mentre ora è condizionato alla presenza di detrazioni sulla prima casa.

 

A gettare subito l’allarme era stata Confedilizia. Secondo il presidente dell’associazione dei proprietari di immobili, Giorgio Spaziani Testa:

«il limite massimo ordinario della somma delle aliquote IMU -TASI – spiega, è del 10,6 per mille. L’emendamento suggerito dall’associazione dei Comuni, invece, lo porta all’11,4 per mille. Misura, quest’ultima, che nel 2015 era stata ammessa solo in presenza di corrispondenti detrazioni sulla prima casa – quindi senza aumenti di tassazione – e che per il 2016 è stata inopinatamente confermata, senza condizioni, solo per alcuni Comuni, così come fa per il 2017 il ddl bilancio, con scelta già contestata da Confedilizia».

L’unificazione di IMU e TASI è comunque caldeggiata dai Comuni in nome di una semplificazione amministrativa.