Le condizioni macroeconomiche sono peggiorate, l’Italia prosegue sulla strada delle riforme strutturali accompagnate da misure per stimolare la crescita e ci sono le emergenze legate a immigrazione e terremoto: sono le motivazioni con cui il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan risponde alla lettera inviata dalla Commissione UE all’Italia sullo sforamento dei parametri di bilancio nella manovra 2017. In pratica rivendica la correttezza della maggior flessibilità utilizzata, per cui il decifit/PIL previsto è portato al 2,2% (contro il 2% stimato dal DEF nella scorsa primavera). La missiva è stata inviata a Bruxelles il 27 ottobre, in risposta alla lettera UE del 25 ottobre.
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Padoan fornisce una serie di dati relativi all’impatto sulle finanze pubbliche dell’emergenza migranti: il numero di persone che sono sbarcate in Italia nel 2016 è più che triplicato rispetto al 2013. In base ai dati aggiornati al 26 ottobre, 156mila705 persone sono state salvate dalle autorità italiane, un numero superiore a quello dell’intero 2015. E ci sono concreti rischi che il trend prosegua nel 2017.
In generale, l’Italia sta svolgendo un ruolo strategico nell’assicurare la sicurezza dei confini europei, sostenendo uno sforzo umanitario eccezionale, come riconosciuto al vertice di ottobre del Consiglio Europeo. La spesa per le operazioni di salvataggio e assistenza è stimata a 3,3 miliardi nel 2016 e 3,8 nel 2017, che potrebbero arrivare anche a 4,2 miliardi. Per l’emergenza migranti l’Italia ha utilizzato uno 0,2% di pil aggiuntivo nel 2017.
Per quanto riguarda invece il terremoto, l spese 2017 sono stimate in 2,8 miliardi. E la frequenza dei fenomeni sismici ha portato il Governo a mettere a punto un piano antisismico eccezionale, che prevede incentivi per 2 miliardi di euro. Di conseguenza, la Legge di Stabilità utilizza un ulteriore 0,2% di flessibilità.
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Il ministro sottolinea anche il peggioramento del quadro macroeconomico nell’intera Europa, rispetto alle previsioni della scorsa primavera, determinato da una serie di fattori esterni, a partire dai rischio geopolitici. E assicura l’impegno italiano sul fronte delle riforme strutturali, utili per sostenere la crescita, con stimoli a investimenti privati, innovazione, produttività, in linea con quanto previsto dalle raccomandazione europee.
Dunque, come ampliamento anticipato nei gironi scorsi dallo stesso ministero Padoan e dal premier Matteo Renzi, l’Italia rivendica la correttezza della manovra di bilancio e dei margini di flessibilità utilizzati, giustificati dalle misure emergenziali, e conferma l’impostazione della manovra approvata dal governo il 15 ottobre scorso.