Confindustria, per bocca del presidente Luca Cordero di Montezemolo, la chiedeva da tempo: una riduzione del peso fiscale sulle imprese, per rilanciare la produttività e aumentare la competitività delle aziende italiane sul mercato internazionale. Ora il Governo apre uno spiraglio su questa possibilità, ma ad una condizione: che si rinunci ad una parte degli incentivi.
A proporre questo “scambio alla pari” è il viceministro all’Economia, Vincenzo Visco, nel corso di una conferenza stampa. «Il presidente di Confindustria – ha dichiarato il rappresentante del Governo – ha detto più volte che le imprese sarebbero disposte a rinunciare a parte degli incentivi in cambio di una robusta riduzione dell’aliquota. Verificheremo con le imprese la fattibilità di questa operazione».
Visco avrebbe discusso già della riduzione dell’IRES (l’Imposta sul Reddito delle Società) con il Ministro allo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani. Resterebbe ora da parlarne con lo stesso Montezemolo, per poi giungere a un accordo e inserire il tutto in un disegno di legge per riformare il sistema di tassazione delle imprese.
Il modello a cui si guarda è quello tedesco, dove è già stato effettuato un notevole abbassamento delle aliquote. Mossa a cui stanno lavorando anche altre nazioni europee, come Inghilterra e Danimarca, per cercare di contrastare gli ultracompetitivi mercati dell’Est.