Mini TASI a gennaio 2016 per recuperare la differenza di gettito nei Comuni che hanno deliberato nuove aliquote tra il 30 luglio e il 30 settembre 2015: in base alle dichiarazioni del sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti, il Governo è intenzionato a evitare questo rischio. La Legge di Stabilità, infatti, rende valide le delibere sulle aliquote TASI 2015 approvate entro la nuova scadenza (proroga concessa: due mesi).
=> Rischio Mini-TASI 2016 nei Comuni in ritardo
I Comuni che hanno deliberato sulla TASI fra agosto e settembre sono 866 (su oltre 2mila che riguardano anche IMU e TARI). La manovra, però, entra in vigore nel gennaio 2016, e dunque le aliquote contenute nelle delibere ritardatarie non possono essere utilizzate per il saldo di dicembre. Per questo è stata formulata l’ipotesi di una mini-TASI in gennaio, con un meccanismo simile a quello già sperimentato nel 2014 con la mini-IMU. Ma ora il Governo interviene per tranquillizzare i contribuenti.
=> Saldo IMU TASI 2015: le aliquote valide da applicare
Il sottosegretario Zanetti, rispondendo a un question time in commissione Finanze alla Camera, assicura che il Governo è impegnato per trovare una soluzione che eviti
«un aggravio di adempimenti» per i proprietari di immobili e Comuni «derivante, in particolare, dalla necessità di procedere nell’anno 2016 ai conseguenti conguagli e rimborsi».
Traduzione: per evitare la mini TASI in gennaio bisogna trovare un meccanismo che assicuri l’applicazione della proroga in manovra e il relativo gettito per i Comuni interessati. Al momento, non ci sono ulteriori dettagli su come raggiungere l’obiettivo.