Il sistema di tracciabilità SISTRI esteso a tutti i rifiuti e soggetti, semplificato in modo da agevolarne l’utilizzo, ma senza rimborsi per le imprese che hanno versato contributi senza usufruirne a causa dei continui rinvii legislativi: sono le precisazioni sono del Sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo in Commissione alla Camera. La Consip, intanto, ha già inviato le lettere per la partecipazione alla procedura di aggiudicazione ristretta. A questo passaggio,
«seguiranno gli ulteriori procedimenti amministrativi dettati dal Codice dei contratti pubblici con le specifiche tempistiche e modalità».
=> SISTRI: il bando per il nuovo sistema
Il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti dovrà rispettare una serie di criteri, fissati nel Capitolato tecnico, che tengano conto degli esiti della consultazione pubblica sul SISTRI svolta da Consip.E’ prevista ad esempio l’eliminazione di strumenti precedentemente utilizzati, come la blackbox, la scatola nera. L’obiettivo, come spiegato dal Ministero dell’Ambiente con l’apertura della gara, è di
«un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti tecnologicamente avanzato, efficace e in grado di rappresentare per le imprese, le cui istanze sono state pienamente recepite, la garanzia di operare nella trasparenza e nella legalità».
Più spinosa la questione dei rimborsi per le imprese che negli anni 2010-2012 hanno versato il contributo per il SISTRI senza poi usufruire del servizio: Velo ha sottolineato che, in base alla norma (Dl 101/2013),
«il contributo è dovuto a prescindere dall’effettiva fruizione del servizio e deve essere versato al momento dell’iscrizione». Non si tratta di un corrispettivo del servizio, e quindi il contributo «non può essere equiparato ad una tassa di cui chiedere il successivo rimborso in mancanza del servizio a cui si riferisce».