Per la Banca d’Italia il debito resta troppo alto e per la Corte dei Corti è critico l’impatto del taglio IMU sui bilanci comunali, mentre l’ISTAT misura una crescita 2016 troppo modesta: in audizione Bilancio sulla Legge di Stabilità 2016 le istituzioni economiche hanno espresso i propri rilievi sulla manovra economica, dopo essere state sentite le parti sociali.
=> Legge Stabilità 2016: le richieste delle PMI
Partiamo dalla Banca d’Italia, che impone attenzione al debito, come sottolinea Luigi Federico Signorini, vicedirettore generale di Via Nazionale:
«se si vuole mantenere e consolidare la fiducia di mercati, è importante assicurare una riduzione del debito chiara, visibile e progressiva nel tempo».
Per conseguire l’obiettivo 2016 bisogna tenere sotto controllo i conti e la crescita del PIL deve risultare in linea con le previsioni (2,6% nominale).
Altro punto delicato è l’innalzamento della soglia del contante a 3mila euro. Oltre a consigliare incentivi ai mezzi di pagamento elettronici, il vicedirettore di Bankitalia è convinto che un limite basso possa impedire forme di piccola criminalità economica ed evasione, rendendo più difficoltose le condotte illecite, fermo restando che non esiste una
«base analitica o empirica sufficiente per precisarne il valore ottimale», così come non ci sono evidenze a sostegno «dell’esistenza di effetti macroeconomici della soglia sui consumi».
=> Legge Stabilità 2016, tetto contante: calcoli sul rischio evasione
Anche per la Corte dei Conti la Legge di Stabilità lascia dei nodi irrisolti. Il presidente Raffaele Squitieri critica il carattere temporaneo di alcune coperture e il rinvio delle clausole di salvaguardia. In particolare sull’IVA, boccia il congelamento per un solo anno del rialzo dell’aliquota al 21%, che andava eliminato.
La Corte punta il dito anche contro il sistema di compensazione TASI ai Comuni: la norma sul trasferimento del mancato gettito avvantaggia i Comuni che
«hanno attivato il tributo utilizzando al massimo la propria capacità fiscale, che viene così cristallizzata» e le collettività che «potevano apparire ieri come le più penalizzate» potranno avere un relativo beneficio il prossimo anno.
=> Legge Stabilità 2016 e TASI: tutti i casi
Infine l’ISTAT analizza i numeri della manovra: ripresa molto debole nel 2016 (0,1%), un po’ più consistente nel 2017 (0,3%). L’impatto sulle imprese del taglio IRES (se scatta, con il via libera UE sulla clausola migranti) e del superammortamento beni strumentali è pari ad un risparmio fiscale di 4 miliardi di euro annui in termini di competenza (12,6% del prelievo). Per quanto riguarda l’agevolazione sui nuovi investimenti comporta una riduzione del prelievo di circa 480 milioni di euro, con un abbattimento dell’1,9% della base imponibile.
=> Legge Stabilità 2016: misure per le imprese
Il taglio delle tasse sulla prima casa avvantaggia le famiglie meno abbienti, su cui è maggiore l’incidenza di queste imposte: nel 2013 le meno ricche hanno pagato l’1% del proprio reddito fra IMU e mini IMU, mentre per quelle del quinto più ricco l’incidenza passa allo 0,5%.