Le coperture previste dalla Legge Stabilità 2016 sono ritenute conformi dalla commissione Bilancio del Senato: è iniziato l’iter parlamentare della manovra finanziaria con il primo parere, che segnala qualche punto di criticità. Molto più agguerrite, invece, e proteste dei sindacati. In particolare sul capitolo pensioni, in vista delle audizioni che prenderanno il via lunedì 2 novembre.
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Rilievi di Bilancio
La sessione di Bilancio a Palazzo Madama si è ufficialmente aperta con le comunicazioni del presidente Pietro Grasso. I rilievi della commissione del Senato alla Legge Stabilità si concentrano su misure specifiche, che nella maggior parte dei casi riguardano la Pubblica Amministrazione:
- no all’osservatorio sui servizi pubblici locali,
- perplessità sulla proroga al 2016 della messa in sicurezza del Tribunale di Palermo,
- osservazioni sul patto di stabilità interno.
=> Legge di Stabilità: il testo in Senato
Critiche su pensioni
Cgil, Cisl e Uil puntano invece il dito contro le misure sulle pensioni, che non danno «risposte alle rilevanti ingiustizie ed iniquità presenti nel sistema previdenziale» e chiedono più risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. In particolare, i sindacati dicono
- niente proroga del taglio indicizzazione pensioni sopra 4 volte il minimo,
- innalzamento no tax area dal 2016 (e non dal 2017 come previsto dalla manovra),
- salvaguardia esodati per tutta la platea di coloro che sono rimasti senza lavoro e senza pensione dopo la riforma Fornero 2011, per risolvere definitivamente la questione,
- estensione dell’Opzione Donna al 2016.
Resta anche la posizione critica dei sindacati confederali per la mancata riforma delle pensioni in Legge di Stabilità, dove non ci sono le attese misure per la flessibilità in uscita rimandate a un provvedimento specifico nel 2016. Il ministero del Lavoro, Giuliano, Poletti, risponde che la riforma resta un obiettivo prioritario del Governo, confermandone lo slittamento al 2016, mentre sugli esodati chiarisce che il Governo ritiene la settima salvaguardia in manovra come ultima, con 32mila tutele che portano a 170mila la platea dei salvaguardati, obiettivo stimato inizialmente.
Emendamenti
Sul capitolo pensioni, oltre alle critiche sindacali si registrano le richieste di modifica anche in seno alle forze politiche. A partire dalla richiesta di non penalizzazione per gli assegni precedenti il 2015 alla platea dei destinatari della settima salvaguardia. Ricordiamo che la presentazione degli emendamenti deve completarsi entro il 7 novembre, con esame delle proposte di modifica fino al 14 dle mese, mentre la trattazione in Aula è in calendario dal 16 al 20 novembre.