La UE apre all’Italia sull’utilizzo della clausola migranti, che consente uno 0,2% di flessibilità sul rapporto Deficit/PIL nella Legge di Stabilità: significa 3,1 miliardi in più di risorse, per finanziare in primi l’anticipo parziale al 2016 del taglio IRES alle imprese. Non c’è una decisione ufficiale, ma il presidente della commissione di Bruxelles, Jean Claude Juncker, ha dichiarato che, nei confronti dei paesi maggiormente impegnati sul fronte dell’emergenza immigrazione, le regole del patto di stabilità:
«contengono un margine di flessibilità che verrà utilizzato: se un paese fa uno sforzo straordinario, deve esserci un’interpretazione in linea con questo sforzo».
Non viene citata direttamente, ma il riferimento all’Italia è ritenuto abbastanza chiaro. La posizione di Bruxelles, in pratica, è quella di decidere caso per caso, in base alle risorse che i diversi Stati Membri stanno impegnando per l’emergenza immigrazione.
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Utilizzo risorse
Dunque, in vista c’è un via libera europeo alla richiesta italiana di uno 0,2% di flessibilità, che vale oltre 3 miliardi. Una somma che l’Esecutivo ha già dichiarato di voler utilizzare tramite la Legge di Stabilità per anticipare al 2016 un primo taglio (intorno all’1,5%) all’IRES per le imprese, che dovrebbe quindi scendere nel 2016 al 26% dall’attuale 27,5%. Nel 2017 ci completerà la riduzione prevista, attestandosi al 24%. Si attendono pertanto le decisioni ufficiali di Bruxelles, anche per capire se prevedere i correttivi del caso da inserire in Stabilità 2016.
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Iter Legge di Stabilità 2016
Intanto la manovra, approvata dal Consiglio dei Ministri dello scorso 15 ottobre, dopo la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il deposito in Senato, inizia l’iter parlamentare (per l’approvazione, da parte di Camera e Senato, entro fine anno). La conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha fissato in calendario le comunicazioni del presidente Pietro Grasso, in Aula al Senato, sull’apertura della sessione di bilancio: data prevista, 29 ottobre. La commissione Bilancio inizia il 28 ottobre l’esame del testo per i pareri.
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Da lunedì 2 novembre i lavori proseguono con le audizioni (in commissione): lunedì saranno ascoltate le parti sociali (imprese e sindacati), martedì 3 novembre Corte dei Conti, ufficio parlamentare di Bilancio, Banca d’Italia e ISTAT, mentre mercoledì 4 novembre parlerà il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.
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La commissione ha tempo fino al 13 novembre per esaminare il testo: il termine per gli emendamenti è il 14 novembre. La settimana successiva (probabilmente, martedì 17 novembre) il testo della Legge di Stabilità 2016 approda nell’aula del Senato.