Varo tra pochi giorni per la Legge di Stabilità 2012 dopo la resa ufficiale di Silvio Berlusconi, le cui dimissioni ne seguiranno l’approvazione (senza più ricandidarsi): è ufficiale il testo del maxi-emendamento, con tutte le riforme promesse alla Ue, presentato da Giulio Tremonti in commissione Bilancio in Senato e al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Testo del Maxi-emendamento
Quasi tutte già note le novità [leggi il testo del maxi-emendamento alla Legge di Stabilità depositato in Commissione Bilancio].
Riforme nella Legge di Stabilità 2012
In primis: riforma delle pensioni, con l’innalzamento a 67 anni dal 2026 e riforma degli ordini professionali, con l’eliminazione delle tariffe minime per i professionisti.
Inoltre, troviamo: sgravi contributivi per le imprese che stipulino contratti di apprendistato per i giovani; incentivi per la flessibilità sul lavoro (part-time, telelavoro) e l’occupazione femminile; defiscalizzazione per la realizzazione di opere pubbliche; aumenti delle accise su benzina e gasolio nel 2012 e nel 2013; liberalizzazioni dei servizi pubblici.
Crisi di Governo
Con la crisi di Governo, per accelerare i tempi maggioranza e opposizione hanno concordato di ritirare tutti gli emendamenti al testo in Senato. Lo scopo, ha spiegato la capogruppo del Pd Anna Finocchiaro, è far sì che l’esame sia «il più rapido possibile e passare poi alla Camera per l’approvazione definitiva. Questo prescinde dal merito del maxi-emendamento che ancora non conosciamo e sul quale ci esprimeremo venerdì in aula».
La decisione di procedere celermente è stata appoggiata da una lunga lista di rappresentanti politici sia della maggioranza che dell’opposizione poiché consentirebbe di far nascere un Governo di emergenza già dall’inizio della prossima settimana, ma anche di rispondere alle insistenti richieste dell’Unione Europea e di dare certezze agli investitori per dare nuova stabilità ai mercati.