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Riforme, gli appuntamenti del 2012

di Noemi Ricci

Pubblicato 31 Ottobre 2011
Aggiornato 2 Gennaio 2012 15:47

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Ecco cosa attende l'Italia nel 2012 sul fronte delle riforme. Lo scadenzario che va dalla delega fiscale e assistenziale agli interventi per la concorrenza nei mercati, passando per le semplificazioni burocratiche e il diritto del lavoro.

Nei giorni scorsi l’UE ha ricevuto la lettera del Governo italiano contenente le misure e gli interventi che l’Italia si impegna a realizzare entro la fine del 2011. Ma con l’occasione il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha anche definito le scadenze che attendono il nostro Paese per il 2012, ecco tutte le date.

Partiamo con il 31 gennaio, data entro la quale il Parlamento dovrà approvare la delega fiscale e assistenziale. A questa dovranno seguire i decreti attuativi, attesi entro fine anno, o meglio entro il 30 settembre 2012, pena la riduzione da parte dell’Ue delle agevolazioni fiscali del 5% per il 2012 e del 20% a partire dal 2013. Lo stesso avverrà se le disposizioni non riusciranno a garantire un recupero del deficit pari a 4 miliardi di euro entro il 2012, 6 entro il 2013 e 20 dal 2014.

Il 1° marzo sono attesi interventi volti a rafforzare la concorrenza nei mercati e nei servizi pubblici locali. Tra gli impegni presi dal Governo, da portare a termine entro i primi due mesi dell’anno c’è anche la liberalizzazione degli ordini professionali. Interventi che dovranno essere inseriti nel Decreto Sviluppo.

Per la fine di aprile il Governo italiano dovrà mettere in atto misure volte a semplificare la normativa e amministrativa, anche incentivando le cosiddette “zone a burocrazia zero“, da sperimentare fino al 31 dicembre 2013 e la sostituzione dei certificati con le autocertificazioni. Un altro obiettivo da raggiungere entro il 30 aprile è d rendere la giustizia più efficiente e ridurre la durata delle controversie (-20% in tre anni).

Il passo successivo verrà compiuto entro il 31 maggio 2012 e riguarderà la riforma del diritto del lavoro che include anche la delicata questione dei “licenziamenti facili“, ovvero attuati dalle imprese in crisi anche tra i lavoratori a tempo indeterminato, e dei contratti parasubordinati.

Infine entro il 31 dicembre 2012 dovrà arrivare la modernizzazione della pubblica amministrazione così da renderla più efficiente e meno costosa.