Dal 2/6/2024 al 24/6/2024 sono stato ricoverato ma al momento delle dimissioni non risultava effettuata comunicazione all’INPS. Mi hanno rilasciato un foglio in cui si attesta che nel periodo sopra descritto risulto ricoverato, ma a tutt’oggi l’INPS non lo sa: che devo fare?
Se è stato ricoverato ma l’INPS non ha ricevuto la relativa comunicazione è importante agire rapidamente per regolarizzare la situazione e assicurarsi che il periodo venga correttamente registrato, anche ai fini della copertura assicurativa e della giustificazione lavorativa.
La comunicazione del ricovero all’INPS è fondamentale per evitare problemi con eventuali certificazioni di malattia o con il riconoscimento delle prestazioni previdenziali. Se non è stata effettuata dall’ospedale, può essere fatta anche da lei direttamente.
Comunicazione di ricovero all’INPS: i passaggi da seguire
Per prima cosa, controlli attentamente il foglio di uscita che le è stato rilasciato dall’ospedale. Il documento dovrebbe indicare chiaramente il periodo di ricovero e includere eventuali dettagli che lo comprovino, come il nome della struttura e la firma del medico responsabile.
Si assicuri pertanto di inviare copia del documento che attesta il ricovero all’INPS, anche tramite PEC (Posta Elettronica Certificata) o attraverso il portale MyINPS, ma anche recandosi direttamente a uno degli uffici INPS se vuole un riscontro diretto e certo sulla strada più rapida da seguire.
È consigliabile allegare una breve dichiarazione in cui spiega che, a causa di un disguido, la comunicazione del ricovero non è stata effettuata dall’ospedale al momento delle dimissioni. Indichi chiaramente le date del ricovero e richieda che il periodo venga registrato correttamente.
Dopo aver inviato la documentazione, è importante verificare che l’INPS abbia effettivamente ricevuto e processato la sua richiesta. Può farlo controllando il suo fascicolo previdenziale online attraverso il portale MyINPS o contattando il servizio clienti dell’INPS.
Se incontra difficoltà o ha bisogno di ulteriori chiarimenti, potrebbe essere utile rivolgersi a un patronato o a un consulente del lavoro che possa assisterla nella gestione della pratica.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi