Ho letto che il nuovo Decreto Salva Casa estende la portata degli interventi realizzabili in edilizia libera: cambia qualcosa anche per le tettoie? Il vecchio proprietario di casa mia aveva realizzato una copertura sopra l’ingresso del box auto credo abusivamente. Come mi devo comportare? Ci sono dimensioni minime che mi permettono di tenerla o la devo demolire? Quali eventuali soglie di tolleranza potrebbero evitare la domanda di sanatoria?
Tendenzialmente le tettoie non rientrano fra i nuovi interventi in edilizia libera previsti dal decreto Salva Casa, che riguardano le vetrate panoramiche amovibili e le strutture con tenda o pergotenda di protezione da pioggia e sole anche montate su una struttura fissa necessaria al sostegno.
Le uniche tipologie di struttura che in base al nuovo decreto diventano eseguibili in edilizia libera sono le opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici la cui struttura principale sia costituita da tende, tende da sole, tende da esterno, tende a pergola con telo retrattile anche impermeabile, tende a pergola con elementi di protezione solare mobili o regolabili, purché addossata o annessa agli immobili o alle unità immobiliari, anche con strutture fisse necessarie al sostegno e all’estensione dell’opera.
La tettoia a protezione dello spazio antistante il box auto, che immagino abbia una struttura fissa di legno o cemento, potrebbe essere considerato un intervento in edilizia libera in base alle precedenti regole.
In questo senso, c’è una sentenza del TAR Campania, 609/2022, secondo cui le tettoie «possono ritenersi liberamente edificabili solo qualora la loro conformazione e le loro ridotte dimensioni rendano evidente e riconoscibile la loro finalità di arredo, riparo o protezione, anche da agenti atmosferici, e quando, per la loro consistenza, possano ritenersi assorbite, in ragione della loro accessorietà, nell’edificio principale o nella parte dello stesso cui accedono».
In parole semplici, se la tettoia ha ridotte dimensioni, un’evidente finalità di riparo da agenti atmosferici e non di rinnovamento di un elemento architettonico, in base a questa sentenza si può considerare edilizia libera e dunque lei può mantenere il manufatto senza chiederne la sanatoria.
Non ci sono requisiti stringenti di dimensioni ma la sola indicazione delle ridotte dimensioni. Quelle corrispondenti all’ingresso di un garage mi pare che possano trnquillamente rientrare in questa definizione.
Se invece la sua tettoia si configura come un intervento edilizio più significativo, necessitando quindi di un titolo edilizio, può in effetti utilizzare la nuova legge richiedendo la SCIA o il permesso di costruire in sanatoria e versando una sanzione pari al doppio dell’aumento del valore dell’immobile conseguente alla realizzazione degli interventi, compresa fra un minimo di 1.032 euro e un massimo di 30mila 984 euro.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz