Salve, nel dicembre 2015 , dopo aver venduto la mia abitazione il mese prima, ho acquistato un’altra casa nel Comune dove avevo già trasferito la residenza all’atto d’acquisto. L’immobile consta di tre appartamenti, il rogito è stato effettuato con l’agevolazione prima casa e la dichiarazione di provvedere alla fusione catastale entro i termini di legge (18 mesi), operazione effettuata a ottobre 2016 (D.I.A. e C.I.L.A.) con successivo accatastamento. Ora il comune mi chiede l’IMU per il 2016 (per i due appartamenti in più, ora casa unica). La legge lo consente?
Il caso è complesso riguardando una variazione catastale. Va infatti stabilito se ai fini IMU rileva il momento della pratica al Catasto oppure la destinazione d’uso dei tre immobili stabilito dal rogito.
Le strade possono essere due:
- pagare l’IMU 2016 limitatamente ai mesi durante i quali gli immobili non erano ancora prima casa (interpretando la norma in senso letterale);
- farsi assistere da un esperto per far valere l’agevolazione IMU prima casa per l’intero 2016, in considerazione del fatto che che il rogito ha considerato prima casa tutti e tre gli immobili, a condizione che la funzione venisse fatta entro determinati termini, che sono in effetti stati rispettati.
In entrambi i casi non è comunque corretto pagare l’IMU per l’intero anno, visto che dal mese di ottobre anche al Catasto la fusione risultava effettuata, quindi i precedenti immobili erano già diventati un’unica abitazione.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz