Ho chiuso la mia attività di agente di commercio e presentato domanda per indennizzo, regolarmente accettata dall’INPS che però mi comunica che, pur avendo i requisiti, non potrò usufruire dell’indennizzo in quanto non ci sono i fondi.
Se è stata accolta la sua domanda, otterrà la prestazione (indennizzo commercianti per cessazione dell’attività) non appena sarà rifinanziata la misura, perché nel frattempo il suo diritto permane (lo sottolinea anche l’INPS con il messaggio 2347/2020).
La Legge di Bilancio 2021 rifinanzia il Fondo degli interventi per la razionalizzazione della rete commerciale, e stabilisce anche una variazione dell’aliquota.
Molto in sintesi, ci sono 167,7 milioni di euro per l’anno 2021 a favore del Fondo, che dovrebbero consentire di coprire una situazione di squilibrio fra entrate e uscite. E c’è un aumento dell’aliquota a carico dei commercianti, che sale allo 0,48% (dall’attuale 0,09%) sempre a partire dal 2021. Lo 0,46% va a finanziare il sopra citato Fondo, mentre la restante quota pari allo 0,02 per cento è devoluta alla Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali.
La norma è prevista dall’articolo 71 della Manovra, come approvata dal Governo, che ha appena iniziato l’iter di approvazione parlamentare. Quindi, se sarà confermata in via definitiva, si sbloccheranno tutte le eventuali situazioni pendenti come la sua.
Ricordiamo che la prestazione accompagna il commerciante fino alla maturazione della pensione di vecchiaia. Il suo importo è pari al trattamento minimo per i commercianti, per il 2020 di 6.702,54 euro l’anno (ossia 515,58 euro mensili). La legge di Bilancio 2019 ha reso l’indennizzo commercianti strutturale, a patto che ovviamente ci siano fondi per erogarlo. Ad ogni modo, una volta accolta la domanda il diritto si cristallizza.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz