Per l’esenzione IMU di un immobile affittato per brevi periodi sono necessarie fatture di pagamento o comunicazione alla polizia dei nominativi degli ospiti? Da cosa si può evincere che l’immobile è stato affittato per brevi periodi?
Tutte le normali regole per effettuare correttamente l’attività di affitto breve non cambiano, comprese le necessarie comunicazioni istituzionali. Per quanto riguarda l’esenzione IMU, introdotta dall’articolo 177 del dl 34/2020 (il decreto Crescita), relativa all’acconto di giugno, non è prevista la presentazione di particolare documentazione.
Non si può applicare l’esenzione IMU a una seconda casa che non è adibita a casa vacanze per affitti brevi.
Coloro che invece possiedono le caratteristiche previste dalla norma, per cui hanno case vacanze che vengono affittate per brevi periodi o attività di bed and breakfast, non pagano l’IMU di giugno. La ratio della norma è quella di risarcire i proprietari che hanno subito danni a causa dello stop al turismo provocato dall’epidemia Coronavirus.
L’esenzione spetta anche se l’immobile nel 2020 non è mai stato affittato, per mancanza di clienti, esattamente come spetta a un albergatore che, ipoteticamente, non abbia prenotazioni.
In ogni caso, l’attività di affitto vacanze si evince dalla dichiarazione dei redditi, e da tutti gli altri documenti che il proprietario, e gestore (le due figure devono coincidere) è tenuto a inviare e conservare per poter esercitare l’attività.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz