Sbaglio o la “pace fiscale” è in versione ridotta, visto quello che era stato detto durante la conferenza stampa di presentazione del decreto, e cioè che vi sarebbe stato un provvedimento (emendamento) per inserire il saldo e stralcio delle cartelle con gli sconti parametrati all’ISEE per le persone fisiche e all’indice di liquidità per le società?
In effetti è proprio così, per il momento il saldo e stralcio non è previsto. Nel testo approvato in Senato, relativo alla legge di conversione del decreto fiscale, non è rientrato il provvedimento che dovrebbe consentire di pagare le somme contenute nelle cartelle esattoriali dal 2000 al 2017 per i contribuenti al di sotto di una determinata soglie ISEE con aliquote agevolate.
Come lei correttamente rileva, il saldo e stralcio era stato annunciato dal Governo nella famosa conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministeri che aveva “corretto” in corso la pace fiscale eliminando lo scudo sui capitali esteri. Ma nel corso del passaggio in Senato non è poi stato inserito.
A questo punto, si aprono diverse strade: non si può escludere che il Governo presenti l’emendamento nel corso del passaggio alla Camera della legge di conversione del decreto fiscale. Ma negli ultimi giorni sono emerse anche altre ipotesi, ad esempio quella di inserire l’emendamento direttamente nelle Legge di Bilancio.
Il saldo e stralcio, lo ricordiamo, dovrebbe prevede il pagamento di un’aliquota al 6% per i redditi ISEE fino a 15mila euro, al 15% da 15mila a 22mila euro, al 25% da 22mila a 30mila euro. Ma, lo ripetiamo, per il momento resta solo sulla carta: la misura non è stata inserita in alcun provvedimento normativo.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz