Compio 67 anni a marzo del 2020. Se chiedo l’APE entro il 2018 posso evitare l’allungamento da 66 e 7 mesi a 67 anni e accedere alla pensione di vecchiaia 5 mesi prima?
No, la scelta di chiedere o meno l’APE non cambia assolutamente la decorrenza della pensione di vecchiaia, che va comunque calcolata in base alle regole vigenti al momento dell’uscita dal mondo del lavoro. Quindi, lei andrà in pensione nel momento in cui avrà 67 anni. Fra l’altro, anche chiedendo l’APE nel 2018, deve calcolare in via prospettica la maturazione della pensione incamerando gli adeguamenti alle aspettative di vita 2019.
Quindi, per rispondere con precisione alla sua domanda, se lei chiede l’APE nel 2018 deve calcolare come data del pensionamento di vecchiaia quello previsto nel 2020, a 67 anni. Questo significa che non le basta aver già compiuto 63 anni, perché deve anche valutare che non le manchino più di tre anni e sette mesi alla maturazione della pensione di vecchiaia.
Se, comunque, lei acquisisce il diritto alla pensione di vecchiaia nel marzo del 2020, resta sicuramente all’interno di questo requisito chiedendo l’APE nel 2018. Però non va in pensione cinque mesi prima.
Fra l’altro, questo non succede nemmeno in virtù nel meccanismo che regola i successivi scatti per le aspettative di vita dal 2021. In questo caso, non bisogna calcolare la data della pensione di vecchiaia incamerandoli in via prospettica. Nel caso in cui poi vengano effettivamente decisi, si allungherà eventualmente il periodo di APE (la scelta va comunque effettuata nel momento in cui si chiede l’anticipo pensionistico).
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz