TFS e TFR, ricalcolo e prescrizione

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 25 Gennaio 2018
Aggiornato 1 Febbraio 2018 10:18

Rosario chiede:

Sono in pensione dal primo febbraio 2011. con TFS erogato tre mesi dopo. A gennaio 2017 mi accorgevo che la mia Amministrazione aveva omesso di comunicare all’INPS di competenza i parametri stipendiali aggiornati all’ultima mia promozione e gli scatti malattia derivati da causa di servizio. Alla luce di ciò, in data 27 gennaio presentavo istanza presso la mia Amministrazione e per conoscenza informavo l’INPS territorialmente di mia competenza. In data 08/05/2017 la mia Amministrazione provvedeva a liquidarmi quanto dovuto con gli arretrati ed inviava all’INPS di competenza i nuovi dati (Mod. PA04) per aggiornare il trattamento pensionistico e il TFS. Nel mese di Ottobre 2017, però, l’INPS, provvedeva ad aggiornare il trattamento pensionistico pagando anche gli arretrati ma senza riliquidare il TFS per presunti trascorsi termini di prescrizione (quinquennale). È corretto?

 

Credo che l’interpretazione INPS sia corretta: il termine di prescrizione per il TRF (trattamento di fine rapporto, nel suo caso TFS essendo il suo datore di lavoro una pubblica amministrazione) è di cinque anni come previsto dal codice civile, articolo 2948

=> TFS: istruzioni INPS per la riliquidazione dei TFR

Quindi, se in questo periodo di tempo non ha avanzato pretese ha perso il diritto all’integrazione. Faccia tuttavia ulteriori verifiche presso organismi competenti in materia per comprendere se l’errore della sua Amministrazione abbia prodotto un prolungamentodel termine.

Ci sono sentenze di Cassazione che si esprimono in termini contrari alla cosiddetta prescrizione breve (cinque anni) per i crediti da lavoro, ma si riferiscono a pretese in costanza di rapporto di lavoro  a tutela del lavoratore, che potrebbe ricevere pressioni). Mi pare difficile che possano essere applicate al suo caso.

Consulti un esperto del diritto del lavoro per verificare se ci sono elementi, nel suo specifico caso, sufficienti a valere un termine decennale invece che quinquennale.

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