Ho ricevuto un’ingiunzione quasi 5 anni dopo l’emissione del verbale, che non ho potuto ritirare causa trasferimento (notifica per giacenza). Nessun altro avviso mi è stato poi notificato. All’ingiunzione non è allegato nulla se non un bollettino postale precompilato, inoltre mi risulta che la maggiorazione del 10% semestrale non può essere richiesta se l’ente esattore è il Comune. Questi argomenti sono motivo di nullità o ricorso?
La regola generale è che le infrazioni al codice della strada si prescrivono dopo cinque anni a meno che nel frattempo non avvenga l’iscrizione a ruolo. Non è chiaro se le sia arrivata una cartella per le somme oggetto della multa ma l’ingiunzione del Comune non si configura come un’iscrizione a ruolo.
Di norma, se non arriva una cartella entro cinque anni dalla prima notifica, questa si intende prescritta.
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Per il resto, la procedura per la prima notifica è stata comunque corretta. Indipendentemente dal fatto che il destinatario si rechi o meno a ritirare l’avviso di giacenza, l’amministrazione può presumere che ne sia a conoscenza e quindi di fatto la multa risulta consegnata.
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Le consiglio piuttosto di verificare se, quando la multa le è stata consegnata, erano trascorsi o meno 90 giorni dal momento in cui ha commesso l’infrazione: se era passato più tempo, la notifica non è valida.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz