Sono nata in aprile del 1959, ho iniziato a lavorare il 19 novembre del 1976 a 17 anni e da allora ho sempre lavorato per la stessa ditta fino a quando sono stata licenziata l’8 dicembre 2016. Per motivi familiari, ho dovuto prendere un periodo di aspettativa non retribuita di 6 mesi nel 1992. Attualmente percepisco la NASpI sino al dicembre 2018, maturando in totale 41 anni e 7 mesi di contributi (settimana più settimana meno). Spero di poter andare in pensione come precoce nel 2019, secondo lei ci riuscirò? E nel caso, da quando posso fare la domanda di pensione anticipata?
Mi sembra proprio che lei nel 2019 maturi il requisito per la pensione precoci in qualità di lavoratrice disoccupata, anche tenendo conto dello scatto sulle aspettative di vita.
Per i precoci, la legge di riferimento (commi da 199 a 204 della legge 232/2016) prevede per chi ha almeno un anno di contributi versati entro i 19 anni la pensione con 41 anni di contributi, se rientra fra le quattro tipologie di lavoratori con diritto all’APe Sociale (fra cui, i disoccupati), ma il requisito contributivo è soggetto agli scatti per adeguamento alle aspettative di vita, quindi salirà nel 2019 portandosi a 41 anni e cinque mesi.
=> Pensione anticipata precoci: i requisiti
Il requisito invece relativo alla disoccupazione prevede che il lavoratore debba aver terminato di percepire gli ammortizzatori sociali da almeno tre mesi, restando disoccupato. Ebbene, lei termina la Naspi a fine 2018, quando avrà 41 anni e sette mesi di contributi. Quindi, avrà già i contributi necessari, mentre per maturare il requisito relativo ai tre mesi di inoccupazione successivi al termine degli ammortizzatori sociali dovrà aspettare la fine di marzo.
In pratica mi pare che il suo diritto alla pensione anticipata decorra dall’aprile 2019. Attenzione, deve comunque presentare domanda entro il primo marzo 2019, perché questa è il termine per fare validamente la richiesta per tutti coloro che maturano il requisito nel corso dell’anno.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz