Pensione: scatti età nelle simulazioni INPS

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 22 Novembre 2017
Aggiornato 2 Febbraio 2018 09:40

S. chiede:

Sono nato il 21/01/1960, al momento ho 1429 settimane di contributi pari a 41 anni e 3 mesi. Sul sito INPS mi danno l’uscita il 01/11/2019, a questo devo sommare i famosi 5 mesi?

Mi pare che la simulazione INPS a cui lei fa riferimento incameri già i cinque mesi in più di aspettativa di vita previsti dal 2019. Lei attualmente ha 41 anni e tre mesi di contributi, l’INPS indica che lei potrà andare in pensione anticipata nel novembre 2019, quindi esattamente fra due anni, quando lei avrà 43 anni e tre mesi di contributi. Quest’ultimo è il requisito di età per gli uomini dal 2019 che incamera l’aumento legato alle aspettative di vita. Fino al 31 dicembre 2018 l’età per la pensione di vecchiaia è di 42 anni e dieci mesi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne.

=> Requisiti pensione dal 2019

L’aumento sarà di cinque mesi per entrambe le categorie. Essendo lei nato nel 1960, tenderei ad escludere che la data del 2019 si riferisca alla pensione di vecchiaia, che salirà a 67 anni.

Colto l’occasione per ricordare che ci sono categorie di lavoratori addetti a mansioni gravose per i quali non scatterà l’aumento dell’età pensionabile. In realtà questa norma non è in vigore, quindi la simulazione INPS non la recepisce, ma verrà inserita fra gli emendamenti alla Legge di Bilancio 2018 in seguito alla conclusione della trattative fra Governo e sindacati.

=> In pensione a 67 anni, i lavoratori esenti

Se lei fa parte di queste categorie di lavoratori, non scatteranno i cinque mesi, e quindi lei avrà diritto alla pensione dal luglio 2019.

Ecco le 15 categorie che saranno esentate dagli scatti:

  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia, della manutenzione degli edifici;
  • conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  • conciatori di pelle e pellicce;
  • macchinisti e personale viaggiante;
  • camionisti;
  • infermieri ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
  • addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
  • maestre d’asilo e di scuola materna,
  • facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
  • addetti a servizi di pulizia;
  • operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.
  • braccianti e operai agricoli;
  • siderurgici;
  • marittimi;
  • pescatori.

Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?

Chiedi all'esperto

Risposta di Barbara Weisz