Sono in mobilità dal 21 dicembre 2014 finalizzata alla pensione di vecchiaia. Secondo le regole vigenti dovrei maturare il diritto il 03/12/2018 (66 anni e 7 mesi). Di fatto dovrò aspettare il 2 gennaio 2019 per il primo pagamento INPS. Conterà la maturazione al diritto (03/12/2018) o dovrò attendere ancora per 5 mesi?
Domanda interessante. L’innalzamento delle aspettative di vita riguarda il requisito di accesso alla pensione, non la decorrenza del trattamento pensionistico. Quindi, i cinque mesi in più che scatteranno nel 2019 riguardano esclusivamente coloro che maturano il requisito per la pensione di vecchiaia o anticipata successivamente al primo gennaio 2019.
=Decorrenza pensione
L’innalzamento delle aspettative di vita pari a cinque mesi (decreto attuativo entro fine anno) porterà a 67 anni il requisito per la pensione di vecchiaia dal primo gennaio 2019. Chi maturerà il requisito entro il 31 dicembre 2018 non è interessato da questo scatto. Nel suo caso, quindi, il diritto a pensione cade nel 2018 e di conseguenza avrà diritto a ritirarsi in base all’età pensionabile 2018, ovvero 66 anni e sette mesi.
Stia però attento a presentare la domanda per tempo. Tutte le procedure burocratiche fra la fine della mobilità e l’inizio del trattamento previdenziale vanno fatte entro il 31 dicembre 2018, altrimenti rischia di attendere cinque mesi in più in virtù dello scatto 2019.
=> Requisiti pensione dal 2019
Quindi, per rispondere con precisione alla sua domanda: ai fini della decorrenza del trattamento contano la maturazione del diritto e il momento in cui si chiede di andare in pensione. Se lei presenta la richiesta nel 2019 valgono i requisiti previsti nel 2019, se presenta la domanda entro il 2018 applicherà il requisito 2018, pari a 66 anni e sette mesi.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz