Disoccupato da nove anni (iscritto all’ ufficio di collocamento), 64 anni e 32 di contributi. Dopo la risoluzione consensuale non ho usufruito di ammortizzatori sociali (non ho pensato di chiederli).
Credo che nel suo caso i motivi del rigetto dell’istanza possano essere due, entrambi riconducibili alla tipologia di disoccupazione. Innanzitutto, per utilizzare l’APe social è necessario che, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, il lavoratore abbia percepito ammortizzatori sociali (ci deve essere anche un periodo di inoccupazione pari ad almeno tre mesi successivo al termine degli ammortizzatori sociali).
Ora, in corso c’è un riesame delle domande respinte che riguarda coloro che, dopo aver terminato gli ammortizzatori sociali, hanno lavorato nel trimestre successivo senza però perdere lo status di disoccupati (in pratica l’INPS ha respinto le domande di chi aveva lavorato anche un solo giorno nel trimestre successivo agli ammortizzatori sociali, ora le sta invece riesaminando alla luce di nuove disposizioni ministeriali).
Comunque questo non è il suo caso, perché lei non ha utilizzato la NASpI; di conseguenza non possiede il requisito necessario relativo alla percezione degli ammortizzatori sociali.
In secondo luogo, potrebbe anche esserci un problema relativo alla procedura di conciliazione. Non mi è chiaro quale sia quella seguita nel suo caso, ma il punto è che, ai fini dell’ammissione all’APe social, non valgono le risoluzioni consensuali del rapporto, pur se intervenute in sede conciliativa. L’unico caso di conciliazione ammessa è quello previsto dall’articolo 7 della legge 604/1966, che deve riguardare casi di conciliazione nell’ambito di licenziamenti per giustificato motivo oggettivo (crisi aziendale).
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz