Ho 30 anni di contributi e 64 di età. Nel 2015 ho dovuto dare le dimissioni per assistere mio padre per una grave invalidità ma non sono con lui convivente. Ci divide un numero civico. Posso sperare mi venga concessa l’APE Social?
In teoria lei non ha accesso all’APe Social né come disoccupata (ha dato dimissioni volontarie) né come caregiver (non convive con la persona che assiste). L’INPS potrebbe tuttavia valutare il suo come un caso particolare ammissibile all’indennità previa certificazione dei requisiti.
Le regole generali sono ormai ben note: la disoccupazione deve essere involontaria (licenziamento, dimissioni per giusta causa o nell’ambito di procedure di conciliazione obbligatorie in caso di crisi aziendali). In questo senso non credo ci siano margini per lei: non è in alcun modo considerato ammissibile il caso delle dimissioni per motivi familiari.
Mi pare che possa invece essere diversa la sua posizione come caregiver. La norma prevede che abbiamo accesso all’APe social coloro che si occupano da almeno sei mesi di un familiare di primo grado convivente, oppure del coniuge (anche in unione civile), con handicap grave. Ebbene, lei non convive con suo padre però la residenza nello stesso stabile potrebbe essere un elemento da prendere in considerazione, nel senso che di fatto la sua situazione rispetta pienamente la “ratio” della norma.
=> APE e Precoci: come fare domanda
La documentazione da allegare alla domanda prevede una autodichiarazione per affermare di assistere e di convivere da almeno sei mesi con un soggetto affetto da handicap grave ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge n. 104 del 1992 tra quelli indicati dalla legge. Potrebbe chiedere all’INPS l’eventuale disponibilità ad accettare una domanda in cui lei autodichiara di vivere nello stesso stabile di suo padre, di cui si prende cura.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz