Ho 53 anni e lavoro con versamenti regolari da 36 anni, dovrei andare in pensione anticipata il 01/6/2024. La mia azienda mi incentiva all’esodo dal 01/01/2018. Mi dice che potrei usufruire di due anni di NASpI e poi fare versamenti volontari dal 01/1/2020 al 31/05/2024. E’ corretto? Nel periodo di Naspi bisogna rimanere in Italia o posso assentarmi per periodi medio lunghi (2-3 mesi)? Ci sono altre alternative per usufruire della pensione?
Non credo lei possa ottenere la NASpI nel caso di accordo di incentivo all’esodo: il diritto è previsto solo nel caso di perdita involontaria del posto di lavoro, quindi solo se l’interruzione avviene per licenziamento.
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Le possibili eccezioni sono le dimissioni per giusta causa, consensuali a seguito di conciliazione prevista dal Jobs Act (articolo 6 decreto legislativo 23/2015) o per mancato accordo sul trasferimento di sede a più di 50 chilometri dalla residenza. Ma non c’è, invece, il diritto alla NASpI nel caso in cui le dimissioni sia determinate da un accordo di incentivo all’esodo. Quindi, prima di firmare eventuali dimissioni, le conviene verificare con precisione questo elemento.
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Per quanto riguarda i contributi volontari, può versarli, indipendentemente dalla tipologia di risoluzione consensuale, fino al perfezionamento del diritto alla pensione. In questo caso i requisiti sono: interruzione del rapporto di lavoro, almeno cinque anni di contributi oppure tre anni di contributi nei cinque che precedono la presentazione della domanda. La prosecuzione volontaria deve essere autorizzata dall’INPS, presentando apposita domanda.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz