Inquadramento soci lavoratori

Risposta di Michele Bolpagni

Pubblicato 10 Novembre 2016
Aggiornato 26 Febbraio 2018 09:35

Mario M. chiede:

L’INPS ritiene che i soci lavoratori di cooperativa artigiana debbano essere inquadrati solo come lavoratori subordinati. È corretto? La legge 142/2001 prevede che la cooperativa possa instaurare con il socio lavoratore qualsiasi tipologia di lavoro: subordinato, parasubordinato e autonomo!

Non capisco come l’INPS possa sostenere una simile teoria. È sufficiente collegarsi al sito istituzionale www.cliclavoro.gov.it e seguire il seguente percorso partendo dalla home page: Cittadini > Settori specifici > Il socio lavoratore di cooperativa. Da qui si legge testualmente:

Tra il socio lavoratore e la cooperativa si instaurano due distinti rapporti (legge 3 aprile 2001, n.142):

  • Un rapporto di tipo associativo si instaura con l’adesione del socio alla cooperativa e ed in virtù di tale rapporto egli acquisisce specifici diritti e doveri come quelli di concorrere alla gestione dell’impresa partecipando alla formazione degli organi sociali e alla definizione della struttura di direzione e conduzione dell’impresa; di partecipare alla elaborazione di programmi di sviluppo e alle decisioni concernenti le scelte strategiche, nonché alla realizzazione dei processi produttivi dell’azienda; di contribuire alla formazione del capitale sociale e partecipando al rischio d’impresa, ai risultati economici ed alle decisioni sulla loro destinazione; mettere a disposizione le proprie capacità professionali anche in relazione al tipo e allo stato dell’attività svolta, nonché alla quantità delle prestazioni di lavoro disponibili per la cooperativa stessa;
  • Un rapporto di lavoro che può essere stipulato in forma subordinata, autonoma o parasubordinata, con cui egli contribuisce al raggiungimento degli scopi sociali. In virtù di questo rapporto derivano in capo al socio diritto e doveri a seconda del tipo di contratto stipulato con la cooperativa stessa.

Suggerisco al lettore di riconfrontarsi con l’INPS pretendendo una risposta supportata da una ben precisa fonte normativa.

Michele Bolpagni, Consulente del Lavoro

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