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Incentivi PMI: modelli di domanda per la nuova Sabatini

di Barbara Weisz

Pubblicato 12 Febbraio 2014
Aggiornato 20 Aprile 2015 15:08

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Finanziamenti per i beni strumentali delle PMI, la circolare del ministero sulla nuova Sabatini: termini per la presentazione delle domande, moduli, documenti necessari, erogazione del contributo.

Online la Circolare MiSE con istruzioni e fac-simile dei modelli di richiesta per l’accesso ai nuovi contributi riservati alle PMI che vogliono effettuare investimenti produttivi acquistando beni strumentali (c.d.”nuova Sabatini”).  La procedura è semplice: basterà inviare  la domanda direttamente alla banca o all’intermediario finanziario:+

Finanziamenti nuova Sabatini: scarica la modulistica

L’elenco degli istituti convenzionati, costantemente aggiornato, verrà pubblicato sul sito del MiSE e su quello della Cassa Depositi e Prestiti.

Il Bando

Il beneficio fiscale è previsto dall’articolo 2 del dl 69/2013 (leggi la misura nel Decreto del Fare), convertito con la legge 98/2013 e regolamentato dal DM 27 novembre 2013. La Circolare MiSE che fa partire i finanziamenti è la N. 4567 del 10 febbraio 2014:

Incentivi beni strumentali: il bando in Gazzetta

A disposizione ci sono 2,5 miliardi di euro per concedere, entro la fine del 2016, finanziamenti agevolati di importo compreso tra 20mila e 2 milioni di euro per l’acquisto di beni strumentali. Il bando resterà aperto fino a esaurimento risorse, che sarà comunicato tramite avviso pubblico sui siti MiSE e CdP, oltre che in Gazzetta Ufficiale.

La domanda

I modelli di richiesta, allegati alla circolare attuativa del MiSE saranno online dal 10 marzo nella sezione “beni strumentali (nuova Sabatini)“. La domanda va compilata in formato elettronico, sottoscritta con firma digitale e inviata via PEC (posta elettronica certificata) – alla banca o intermediario finanziario, con cui si stabiliranno in seguito le modalità del finanziamento – dalle ore 9:00 del 31 marzo 2014, secondo lo schema previsto dai fac-simile del Ministero, sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa o suo procuratore. Nella domanda bisogna indicare: investimenti per cui si chiede l’agevolazione, importo richiesto, caratteristiche del finanziamento (bancario, in leasing), requisiti di conformità, dimensioni impresa e via dicendo (in pratica, tutte le dichiarazioni sostitutive richieste all’impresa).

Documentazione

  • dichiarazione antimafia per soggetti sottoposti a verifica di cui all’articolo 85 del dlgs 159/2011, o per finanziamenti oltre 150mila euro.
  • copia dell’atto di procura e del documento di identità del soggetto che rilascia la procura, per domande firmate dal procuratore dell’impresa.

Motivi di non ricevibilità della domanda e inammissibilità al finanziamento e al contributo: inoltro prima dei termini, il mancato utilizzo del modello di domanda, l’invio di dichiarazioni incomplete, l’insufficienza di documenti e informazioni richieste, l’invio di più domande per lo stesso acquisto a banche diverse.

Calcolo del contributo

Per il calcolo del contributo – pari all’ammontare complessivo degli interessi per 5 anni calcolati al tasso del 2,75% su un piano convenzionale di ammortamento, a rate semestrali – la circolare, in appendice, fornisce i seguenti parametri:

  • avvio investimento: 90 giorni dopo la delibera del finanziamento
  • preammortamento: dalla data di richiesta (o, 6, 12)
  • ultimazione investimento: data di avvio + data preammortamento.

Il contributo è erogato in quote annuali e si esaurisce entro il sesto anno dall’ultimazione dell’investimento (a cui è subordinato) con data espressa nel modulo. E’ disponibile un modello per la prima richiesta e un altro per quelle successive. La richiesta di erogazione della prima quota del contributo va presentata entro il 30 giugno 2014.

Spese ammissibili

Le spese per cui si può chiedere il finanziamento agevolato, riguardano l’acquisto o acquisizione in leasing di macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali. Gli investimenti devono essere a uso produttivo, correlati all’attività dell’impresa, ubicati presso l’unità locale in cui sono realizzati e avviati successivamente alla domanda di finanziamento. Le caratteristiche degli investimenti sono elencate nell‘articolo 5 del DM applicativo. Sono escluse le spese relative a terreni e fabbricati. I requisiti delle PMI che li possono richiedere sono elencati nell’articolo 3 dello stesso decreto.

Il finanziamento

La banca o intermediario finanziario verificano documentazione e requisiti: sono a questo punto inviano alla CdP richiesta di disponibilità dei fondi, la cui concessione è cronologicamente legata. Se le risorse residue non consentono l’integrale accoglimento di finanziamento, questo può essere concesso in misura parziale ma l’impresa ha diritto di accettarlo o rinviare la domanda ad un eventuale successiva riapertura dei termini. Le domande presentate alle banche ma non trasmesse alla CDP prima della chiusura possono essere ripresentate se si riapre lo sportello. Quelle che invece sono arrivate alle banche dopo la chiusura dei termini non sono più valide.

In genere, le domande trasmesse alla CDP e non accolte per esaurimento fondi acquisiscono diritto di priorità per eventuale riapertura dei finanziamenti (la norma prevede che i 2,5 miliardi disponibili siano incrementabili fino a 5 miliardi). Tuttavia, se entro 60 giorni dalla chiusura dei termini di presentazione delle domande si libereranno ulteriori risorse, queste andranno innanzitutto a completare le richieste accolte parzialmente e in seconda battuta le nuove.

(Fonte: la circolare ministeriale del 10 febbraio e tutti i moduli per la Nuova Sabatini)